Sulle orme di Henry: incompreso al Milan, Niang ha trovato il suo Wenger
Non è una vita facile quella della punta al Milan: se un ex bomber come Inzaghi rischia la panchina dopo il pareggio casalingo contro l'Hellas, i due centravanti rossoneri non se la passano certo meglio. Pazzini e Destro, due storie diverse accomunate da un problema comune: trovare la giusta dimensione nell'attacco del Diavolo e ritrovare la via del gol con continuità. Viste le difficoltà del reparto, non saranno certo passate inosservate le prestazioni di Mbaye Niang: il francesino è letteralmente esploso al Genoa, grazie anche all'intuizione di Gasperini.
CAMBIO DI RUOLO - Il tecnico del Grifone ha lavorato molto sul giocatore, optando per un cambio di ruolo decisivo nella crescita del ragazzo: dopo aver provato Niang come ala sinistra, lo ha spostato al centro dell'attacco e i risultati non hanno tardato ad arrivare. In sole 6 presenze l'ex Caen ha toccato quota 3 gol con il Grifone, ai quali vanno ad aggiungersi i due assist decisivi contro Lazio e Sampdoria: una crescita lampo, se confrontata ai suoi numeri con il Milan (38 presenze in 3 stagioni, un solo gol in Coppa Italia contro la Reggina). "Mi sento più centravanti" aveva detto il giocatore pochi giorni fa alla Gazzetta, un'indicazione ignorata da Allegri e Inzaghi, suoi allenatori in rossonero.
SULLE TRACCE DI HENRY: LA CHIAVE E' IL RUOLO - La chiave di tutto dunque è il cambio di ruolo, un particolare che riporta alla mente i trascorsi di un illustre connazionale di Niang: Thierry Henry. Titì infatti ha vissuto una simile esperienza da 'incompreso' proprio in Italia. La Juventus lo aveva prelevato dal Monaco nel 1999 per 11,5 milioni di euro, ma nella sua unica stagione bianconera un fraintendimento tattico ha gettato ombre sul suo valore: Lippi prima e Ancelotti poi lo hanno sempre schierato come ala o addirittura esterno basso di centrocampo, limitando le sue qualità offensive. La consacrazione è arrivata la stagione successiva all'Arsenal con Wenger, già suo mentore nelle giovanili del Monaco: Henry gioca da punta e diventa lo straordinario giocatore apprezzato all'unanimità. Gasperini-Niang sulle orme di Wenger-Henry dunque, ma il ragazzo sta coi piedi per terra: "Facciamo così: vi richiamo io a fine carriera per dirvi se avrò fatto bene come lui...".
FUTURO AL MILAN, DECIDE IL NUOVO TECNICO - Niang è in prestito senza diritto di riscatto al Genoa: i rossoblu faranno un tentativo per trattenerlo, ma al momento tutto lascia intendere che l'attaccante debba rientrare al Milan. Con Pazzini in scadenza di contratto a giugno, difficilmente sarà confermato, e il riscatto di Destro ancora da valutare, Mbaye potrebbe avere una chance per prendere le redini dell'attacco rossonero, ma tutto dipenderà da chi sarà l'allenatore nella prossima stagione: fondamentale valutare la compatibilità tra le caratteristiche del francese e le future esigenze tecniche della squadra, per non incappare due volte nello stesso errore.