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    Sudafrica 2010: Inghilterra, nel segno di Capello

    Sudafrica 2010: Inghilterra, nel segno di Capello

    L’Inghilterra si presenta al Mondiale nel ruolo di protagonista. Sarà per il girone eliminatorio chiuso con nove vittorie e una sola sconfitta (in un match inutile contro l’Ucraina), sarà per il gioco espresso, sarà perché in panchina c’è un guru come Fabio Capello, abituato a vincere a tutte le latitudini. Don Fabio ha convinto tutti, anche gli scettici media inglesi, cancellando le parentesi negative di Sven-Goran Eriksson e Steve McClaren. La nazionale dei tre Leoni si presenta in Sudafrica da favorita, a livello di Spagna e Brasile. Quello che stupisce è la mentalità vincente trasmessa dall’ex tecnico di Milan e Juventus, che abbinata alla grande qualità e alla forza fisica devastante del gruppo crea un cocktail esplosivo. Che sogna di alzare una coppa che manca da 44 anni, dai gol di Charlton e la vittoria di Wembley con gol-fantasma contro la Germania Ovest. L'Inghilterra che affronterà Stati Uniti, Slovenia ed Algeria è una delle più complete degli ultimi venti anni, un mix tra giovani promesse e "vecchietti" che arrivano all'appuntamento iridato nel momento giusto, con un solo dubbio, che riguarda la difesa. La coppia Ferdinand-Terry infatti avrebbe dato garanzie difensive e soluzioni offensive, soprattutto sui calci piazzati, ma a pochi giorni dal Mondiale, Ferdinand ha dovuto rinunciare a causa di un infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro (al suo posto Michael Dawson). Sulle fasce, Ashley Cole e il recuperato Glen Johnson interpretano nel migliore di modi il 4-2-2 camaleontico di Don Fabio. A centrocampo c'è l'imbarazzo della scelta: Gerrard e Lampard hanno dimostrato di saper giocare insieme, con lo skipper del Liverpool che partirà largo a sinistra e uno tra Carrick e Barry, abile e arruolato dopo il problema ai legamenti della caviglia, a fare quantità accanto al talento del Chelsea. A destra, dopo i tagli sorprendenti di Walcott e Adam Johnson, Lennon sarà il titolare ma occhio a James Milner, autore di una stagione straordinaria con l'Aston Villa. In attacco tutta ruota intorno a Wayne Rooney, completamente recuperato dai fastidi fisici. A fargli dalla spalla uno tra Crouch e Defoe, artefici della storica qualificazione in Champions League del Tottenham. Per Capello l'unico nodo da risolvere (oltre alla sotituzione di Ferdinand al centro della difesa) è quello del portiere: è vero, Banks, Shilton e Seaman sono un lontano ricordo, ma c'è fiducia completa in Robert Greendel West Ham, che salvo sorprese, difenderà la porta inglese. Battuti al rush finale Calamity James e soprattutto Joe Hart, miglior portiere dell'ultima Premier League.

    CT: Fabio Capello Portieri: Robert Green (West Ham United), Joe Hart (Manchester City), David James (Portsmouth)

    Difensori: Jamie Carragher (Liverpool), Ashley Cole (Chelsea), Michael Dawson (Tottenham Hotspur), Glen Johnson (Liverpool), Ledley King (Tottenham Hotspur), John Terry (Chelsea), Matthew Upson (West Ham United), Stephen Warnock (Aston Villa)

    Centrocampisti: Gareth Barry (Manchester City), Michael Carrick (Manchester United), Joe Cole (Chelsea), Steven Gerrard (Liverpool), Frank Lampard (Chelsea), Aaron Lennon (Tottenham Hotspur), James Milner (Aston Villa), Shaun Wright-Phillips (Manchester City)

    Attaccanti: Peter Crouch (Tottenham Hotspur), Jermain Defoe (Tottenham Hotspur), Emile Heskey (Aston Villa), Wayne Rooney (Manchester United)

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