Striscione bruciato dei Fedayn e la guerra ultrà a Roma: 'In Sud c’è chi festeggia'
RITORNO? - Oggi i Fedayn, dopo aver saltato la trasferta di Salisburgo, potrebbero tornare a presidiare la vetrata a destra del tabellone, senza striscione. Per dire a tutta la curva: "Eccoci, anche senza bandiera siamo il gruppo del Quadraro, nessuno provi a prendere il nostro posto". Questo in attesa di una soluzione o una di decisione definitiva. Sulla scorta della mancata solidarietà dal resto della curva a Salisburgo non si esclude l'ipotesi di un regolamento di conti tra gruppi. l dibattito interno ai Fedayn ferve, tra chi non vede altra soluzione se non lo scioglimento e chi fa di tutto per salvare il salvabile. Il furto dello striscione rischia di provocare dissapori in una curva eterogenea come quella romanista.
NIENTE AIUTO - L'agguato riuscito ai serbi dispiace a molti, non a tutti. Specie ai militanti del gruppo Roma, un tempo espressione diretta di CasaPound. I militanti del gruppo Roma - scrive Repubblica - erano stati picchiati senza troppi complimenti dai Fedayn in occasione del derby del 2 marzo 2019, dovendo incassare un'ulteriore umiliazione quando provarono a vendicarsi all'esterno di un pub a Centocelle, il 31 marzo dello stesso anno.Non stupisce che i Roma non si siano mobilitati per cercare di aiutare i Fedayn a recuperare gli striscioni.