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Stretta del Governo sugli stadi: la capienza torna al 50%. E la Serie A è in allerta per i tamponi dei giocatori
VERSO L'OBBLIGO VACCINALE - Mentre l'ombra del Covid torna ad agitare la Serie A, proseguono i discorsi sull'introduzione dell'obbligo vaccinale anche per i calciatori in Italia. Le nuove misure che entreranno in vigore dal 10 gennaio introducono il super green pass (quello che si può ottenere tramite vaccinazione o guarigione da meno di sei mesi) per l'accesso agli spogliatoi, alle palestre o per praticare uno sport di squadra al chiuso. Per tutti gli atleti, neanche nelle Faq sono emerse distinzioni o esenzioni per gli atleti agonisti o di rilevanza nazionale. La direzione dunque è chiara ed era stata auspicata anche dal presidente federale Gabriele Gravina: "Dobbiamo valorizzare meglio l’idea di un super green pass a livello di gruppo e di spogliatoio, ci stiamo ragionando". Una mossa volta a dare l'esempio ma anche a facilitare la fruizione delle prossime misure del governo in tema quarantena per contatti stretti.
STRETTA SULLA CAPIENZA DEGLI STADI - Nel frattempo, arriva anche una stretta sulla capienza per stadi e palazzetti: non più il 75% attuale, si torna al 50% con disposizione a scacchiera per gli stadi, mentre i palazzetti avranno un massimo del 35%. E' quanto emerge dal Consiglio dei ministri, nel quale si è parlato anche di una possibile riduzione della capienza sul modello francese (massimo 5000 spettatori): alla fine ha prevalso una linea più morbida, adottata oggi anche dalla Spagna. Per accedere allo stadio comunque, varranno le altre norme già introdotte: obbligo di green pass rafforzato (dunque obbligo di vaccino o guarigione da meno di sei mesi) e mascherina FFP2. Le nuove limitazioni dovrebbero entrare in vigore già dalla ripresa del campionato.
@Albri_Fede90