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    Strage di Ustica, Amato rivela: 'Il DC9 colpito da un missile francese'

    Strage di Ustica, Amato rivela: 'Il DC9 colpito da un missile francese'

    • Flavia Furio
      Flavia Furio
    Sarebbe un missile francese il responsabile della strage di Ustica del 1980 secondo quanto dichiarato in un’intervista a La Repubblica dall’ex premier Giuliano Amato.
     
    Uno dei misteri più oscuri della storia dell'Aviazione civile italiana risale al 27 giugno 1980, quando un aereo di linea DC-9 della compagnia Itavia si schiantò nelle acque al largo di Ustica, tutte le 81 persone a bordo morirono nell’incidente.

    A distanza di decenni, Amato torna a parlare dell’accaduto in un’intervista e accusa la Francia e la NATO di aver nascosto la verità per tutti questi anni. "Era scattato un piano per colpire l'aereo sul quale volava Gheddafi – racconta nell’intervista - ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi."
     
    Secondo l’ex premier, quel giorno si sarebbe dovuta simulare un’esercitazione della Nato, nel mezzo della quale un missile avrebbe dovuto colpire Gheddafi. L’attentato sarebbe dovuto così passare per un incidente involontario, ma il leader libico venne avvisato da Craxi e non salì mai su quel volo.
     
    "Dopo quarant'anni le vittime innocenti di Ustica non hanno avuto giustizia. Perché continuare a nascondere la verità? È arrivato il momento di gettare luce su un terribile segreto di Stato. Potrebbe farlo Macron. E potrebbe farlo la Nato" - afferma Amato nell'intervista.
     
    Le dichiarazioni di Giuliano Amato tentano di ricostruire una verità sulla quale si indaga da tempo, a partire da Paolo Borsellino, al tempo a capo della Procura della Repubblica di Marsala. Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, annuncia: "Condividerò con l'intero Consiglio Superiore di valutare l'opportunità di avanzare alla Procura della Repubblica di Marsala la richiesta di rendere accessibili tutti gli atti del procedimento di potenziale interesse di quell'inchiesta, nonché il compendio documentale delle iniziative portate avanti dal dottor Borsellino all'epoca. Tutto ciò, non solo per dare memoria ancora una volta dello straordinario contributo nell'interesse dello Stato da parte di Paolo Borsellino, ma anche per un dovere di carattere morale nei confronti dei familiari delle vittime, di vedere finalmente riconosciuto il diritto alla ricostruzione - per quanto possibile - della verità storica della tragedia di Ustica".
     
    Intanto, l’Eliseo dichiara di non avere alcun commento da fare in merito all’intervista dell’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato.
     
    Bobo Craxi, figlio di Bettino Craxi, replica invece all’intervista con un post su X, facendo riferimento ad una confusione tra le date e uno ‘strafalcione storico’: “È già scritto anche sui libri di Storia che mio padre avvertì Gheddafi che lo avrebbero bombardato. Ma nel 1986. Nell'80 era letteralmente impossibile che fosse a conoscenza di operazioni alleate".
     
    Sul caso si è espressa anche la premier Meloni: "Chiedo ad Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento".
     

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