Stop al Decreto Crescita? La Finanziaria 2024 mette in ansia le big, ecco come stanno le cose
AFFARI ESTIVI - Il dietrofront, approvato nella Finanziaria 2024 e valido dal 1 gennaio, avrà effetti su tutti i rapporti di lavoro concretizzati dal 1 luglio 2023 in questi termini: il professionista deve essere stato non fiscalmente residente in Italia per almeno 3 anni e deve rimanerci per almeno 5, non più due e due. Gli sgravi invece rimangono quelli stabiliti nel 2019, ma dal 2024, per chi guadagnerà più di 600mila euro, non sarà più così.
NEL CALCIO - Per fare solo alcuni dei nomi più importanti che sembravano poter essere interessati, Thuram e Pavard per l'Inter, Pulisic, Reijnders, Chukwueze e Loftus-Cheek per il Milan, Weah per la Juve, Lindstrom, Cajuste e Natan per il Napoli, Aouar e Ndicka nella Roma. Invece, i lavoratori che hanno ottenuto l’agevolazione negli anni precedenti, come Lukaku, hanno diritto a conservarla.
IL PASSAGGIO CHIAVE - "Ai lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia sarà riconosciuto, dal 2024, un nuovo regime agevolato per un massimo di 5 anni (rimanendo per minimo 5 anni in Italia, ndr). Potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del 50 per cento, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro, i lavoratori in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione che non risultano essere già stati residenti nel nostro Paese nei tre periodi d’imposta precedenti al conseguimento della residenza. Invariate le disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste". Su quest'ultimo passaggio c'è stata incertezza, la Finanziaria deve essere ancora approvata dal Parlamento. I club sono stati rassicurati sull'impatto che avrà poi nell'effettivo.
SCHIARITA - Calcio&Finanza, dopo aver dato in mattinata la notizia, torna con la precisazione: "Come appreso da fonti del ministero dello sport, infatti, la frase all’interno del comunicato significa che la norma rimarrà valida come è attualmente valida oggi". Gli affari estivi sono salvi, ma rimangono preoccupazioni da parte dei vertici dei club italiani così come rimangono le pressioni da parte di realtà come l'Assocalciatori volte ad eliminare i vantaggi del Decreto Crescita per importare manodopera straniera nel calcio nostrano.