
Stelle del futuro: i 5 migliori prospetti del Draft NBA 2020
1) Obi Toppin: il prodotto di Dayton ha vissuto diversi anni difficili, ai tempi del liceo. Dopo aver cambiato tre istituti, ha trovato la sua dimensione a Mount Zion, nel Maryland. Da qui, la chiamata proprio da Dayton. Insieme ai compagni, prima della sospensione per la pandemia, aveva messo su un record di squadra di 29 vittorie e solo due sconfitte. Grazie alla sua stazza, Toppin gode di un’ottima fisicità e di fondamentali ulteriormente sviluppabili. La stazza e la verticalità dell’ala di Dayton lo rendono un osso duro dentro il pitturato, anche se ha di che lavorare sulla mobilità difensiva.

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2) Deni Avdija: probabilmente il miglior prospetto in arrivo dall’Europa. Deni Avidja si è rivelato uno dei migliori giocatori del suo Maccabi Tel Aviv. L’israeliano pare sotto osservazione da parte dei Golden State Warriors, che sembrerebbero essere rimasti stregati e potrebbero chiamarlo con la seconda scelta. La sua versatilità in entrambi i lati del campo ne fanno un giocatore completo e anche un grande jolly, che all’occorrenza può farsi carico del compito di portatore di palla (lui che nasce ala).


3) Anthony Edwards: con un’altezza di 196cm e un’apertura alare di ben 206 cm, Anthony Edwars può godere di un fisico già pronto per confrontarsi con quello dei suoi prossimi avversari in NBA. Il suo talento nell’attaccare, sia in penetrazione che tirando dalla distanza, unito alla sua fisicità, lo renderanno sicuramente un bel grattacapo per le difese che dovranno contenerlo. Peccato per le decisioni palla in mano, spesso improntate verso dei difficilissimi 1v5. Il talento di questa guardia è comunque indiscutibile.

4) LaMelo Ball: il terzo e più piccolo dei tre fratelli Ball è pronto a fare il suo debutto sul palcoscenico dei più grandi. Se Lonzo è riuscito a ritagliarsi il suo spazio in quel di New Orleans e LiAngelo è ben lontano dall’essere all’altezza della NBA, LaMelo vuole dimostrare di essere il più forte dei tre. I centimetri (201) per il ruolo in cui gioca, quello di playmaker, lo pongono in una situazione di vantaggio rispetto ai pariruolo. LaMelo gode di un’ottima visione di gioco cui abbina una discreta dose di spettacolarità. Da limare, però, decisioni di tiro spesso non fra le migliori.

5) James Wiseman: solo tre partite giocate all’università di Memphis, prima di essere escluso dalla NCAA per aver ricevuto soldi dal suo coach Penny Hardaway, ex leggenda degli Orlando Magic. Poi è arrivata la pandemia a interrompere tutto e le franchigie hanno iniziato a guardare più al talento puro che alle prestazioni sul campo. E in quanto a questo, Wiseman ha pochissimi rivali. Nel suo ruolo di 4/5, Wiseman mette a disposizione un atletismo e una rapidità impressionanti, che lo portano a recitare un ruolo di primo livello sotto i tabelloni, sia in attacco che in difesa. Proiezioni di scelta altissime al Draft.