Stadio Cagliari:| Cellino in Procura
Bocche cucite in Procura dopo il lungo interrogatorio di ieri sera del presidente del Cagliari, Massimo Cellino. Questa mattina, il sostituto procuratore Emanuele Secci, che coordina l'inchiesta sui terreni di Santa Caterina a Elmas e sul progetto del nuovo stadio a ridosso dell'aeroporto, non ha rilasciato dichiarazioni sul faccia a faccia, durato oltre cinque ore, con il patron dei rossoblù, accompagnato dal difensore Giovanni Cocco. «Ciò che posso dire - precisa il legale - è che il confronto si è svolto in un clima sereno. Il presidente Cellino si è difeso con estrema forza, ribadendo la regolarità e l'assoluta buona fede dell'iniziativa imprenditoriale, in un clima come dicevo sereno e attento. La Procura ha chiesto chiarimenti, in un quadro generale di precisazioni che lo stesso presidente voleva fornire. Per questa ragione - annuncia l'avvocato Cocco - abbiamo prodotto anche alcuni documenti, riservandoci di produrne ancora degli altri. C'è da dire, in ogni caso, che è stato proprio Cellino a chiedere di poter fornire questi chiarimenti».
L'interrogatorio era stato sollecitato dal presidente del Cagliari, indagato assieme al sindaco di Elmas Valter Piscedda per abuso d'ufficio in concorso, subito dopo le perquisizioni della Guardia di Finanza disposte dal pubblico ministero per acquisire i documenti relativi al progetto della Karalis Arena. Non si conosce ancora la decisione del Tribunale del riesame in merito alle istanze di dissequestro su computer e altro materiale preso dagli uomini delle Fiamme Gialle. L'indagine della Procura, scattata dopo un esposto della Sogaer, società di gestione dell'aeroporto di Cagliari Elmas, è stata preceduta da uno scontro molto teso tra Enac e Sogaer da una parte, Cagliari calcio e comune di Elmas dall'altra. L'Enac, infatti, contesta la costruzione del nuovo stadio a ridosso dello scalo per ragioni di sicurezza. L'abuso d'ufficio contestato a Cellino e al sindaco, per la presunta illegittimità della delibera con cui il Comune ha dato l'ok alla variante per consentire al Cagliari di costruire lo stadio sui terreni dello stesso Cellino, sarebbe funzionale - secondo l'ipotesi di accusa - a un disegno estorsivo: costringere la Sogaer, che a Santa Cristina vuole realizzare dei parcheggi, a comprare i terreni a prezzi gonfiati.