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    Spogliatoio distrutto: il 'no comment' del Milan è senza vergogna

    Spogliatoio distrutto: il 'no comment' del Milan è senza vergogna

    • Stefano Agresti
    Ci sono momenti nei quali vengono fuori gli uomini. Montella, subito dopo il caos di Juve-Milan, ha dato una lezione al mondo del calcio: "Chiedo scusa a nome dei miei giocatori, dopo una sconfitta così erano troppo nervosi". Non credevamo potesse esserci un allenatore che conserva tanta freddezza e tanta lucidità in mezzo alla bagarre. Straordinario,  davvero. 

    Peccato che il Milan non abbia preso esempio dal suo allenatore. Non appena è stata resa pubblica la notizia degli spogliatoi dello Stadium distrutti dai rossoneri - un atto vandalico di gravità assoluta, se qualcuno di noi comuni mortali commette un gesto del genere in un esercizio pubblico viene giustamente denunciato - ci aspettavamo che il Milan prendesse una posizione forte. Del tipo: "Non è vero niente, quereleremo per diffamazione chi ha messo in giro questa balla". Oppure: "Chiediamo scusa alla Juventus, ovviamente risarciremo i danni e multeremo i responsabili". Invece quella che era una grande società ha reagito con due parole: "No comment".

    Ma come "no comment"? Galliani non ha niente da dire dopo che i suoi tesserati si sono comportati in modo incivile? Quelle due parole, "no comment", suonano quasi come un'approvazione, un tacito assenso al vandalismo. Senza vergogna.

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