Getty Images
Speziamania: sei sberle pesanti ed una sosta toccasana
Motta ed il club hanno molte attenuanti, non c’è alcun dubbio e non stiamo qui a ripetere le molteplici disavventure in cui sono incappati e che ancora oggi si ripercuotono in tutto l’ambiente che resta di fatto un cantiere aperto; per cui ricordandoci che di fronte c’era la Lazio e che si tratta soltanto della 2ª di andata, beh, un minimo di calma e ragionevolezza bisogna averla. Non dimentichiamoci poi che già un anno fa ad esempio, contro il Sassuolo, ma non solo con i neroverdi, solo il Var ci graziò su fuorigiochi millimetrici evitandoci ko pesantissimi.
Ora sia Motta che il club hanno rispettivamente due settimane l’uno e due giorni l’altro per rimettersi in carreggiata ed eliminare i propri alibi. Il ds Pecini deve rinforzare la squadra ma con calciatori di categoria in ogni reparto, senza se e senza ma, ed il mister, che ha giocato ai massimi livelli, deve capire che qui non siamo più nelle aule di Coverciano dove c’è da ripetere la lezioncina, ma bisogna dare qualcosa in più anche sotto l’aspetto viscerale: alzarsi, gridare, correggere ed anche incazzarsi se necessario, ma non assistere inerme come uno spettatore qualunque seduto a teatro. Ecco, in questo il suo predecessore resta una stella polare.
Ci sarà da sudare fino in fondo per guadagnarsi la pagnotta, su questo non ci piove e lo si sapeva già. Alla ripresa, Udinese prima e Venezia poi, ci diranno già quanto.