Speziamania: salvezza, che bagarre!
Che dovessimo soffrire fino all’ultimo è nella logica delle cose: siamo lo Spezia, non il Real Madrid. Il punticino, conquistato meritatamente sul campo con la Lazio ma ahimè vanificato dal Var, tarda ad arrivare anche se non avrebbe certificato la salvezza matematica, ma chi sta dietro va a rilento come le Aquile, e non è certamente colpa nostra se in precedenza chi è inguaiato ora con l’acqua alla gola, ha fatto peggio di noi. Il pareggio tra Salernitana e Cagliari congela le aspettative campane e certifica che la bagarre oramai si risolverà molto probabilmente la prossima settimana, nel penultimo turno. Se lo Spezia dovesse vincere ad Udine è salvo matematicamente, ma i bianchi del ‘soldato Thiago’ hanno dalla loro quegli scontri diretti che hanno fatto e fanno la differenza su chi insegue. Infatti se da un lato c’è il Venezia che non può più raggiungere Maggiore e compagni, ecco che Genoa e Cagliari per inguaiarci devono vincere entrambe le partite che le attendono: sardi in casa contro l’Inter e poi a Venezia, mentre i rossoblù devono sbancare prima Napoli (che poi chiuderà la stagione al Picco) e poi vincere in casa contro il Bologna.
E’ vero, l’ultima volta in cui i bianchi sono riusciti a muovere la classifica risale a un mese fa con lo 0-0 di Empoli ma vedere che ci sono persone che si lamentano perché abbiamo perso contro Inter, Torino, Lazio ed Atalanta significa non essere consapevoli della realtà delle cose, della struttura con cui sono state costruite le squadre che obiettivamente fanno un campionato ben diverso dal nostro. Detto questo vedere Gasperini che si lamenta oramai non fa più notizia, tanto più che il lamento è veramente fuori luogo. Hristov e Bastoni abbattuti da entrate quanto meno improvvide dei neroazzurri e costretti ad uscire, idem per Agudelo, poi c’è il ‘mitico’ Maresca che, fedele a quanto già mostrato in altre occasioni, indirizza laddove può intervenire. Prima non spedisce fuori Muriel (solo giallo) per una manata in faccia ad Amian, poi inverte la punizione dal quale scaturisce il gol dell’1-2 con Maehle che interviene col piede a martello (ci starebbe anche il giallo) su Maggiore, e su ogni situazione dubbia il fischio va sempre ed ostinatamente in direzione contraria. E Gasperini si lamenta. Mah.