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Speziamania: ora si attende il mercato.
Il punto conquistato col Sassuolo resta di quelli da incorniciare, strappato con le unghie nel finale, vero, ma figlio anche di una prima parte di gara e di un avvio di ripresa quanto meno sbarazzini, spregiudicato e non attendista, accettando l'uno contro uno in ogni zona del campo in cui lo Spezia, tecnicamente più povero rispetto ai neroverdi, ha comunque impensierito l’avversario, facendosi insomma trovare pronto. Agudelo si è trovato più a suo agio nella sua mattonella e Bastoni sacrificato in una non sua ha dato il meglio si sé sfoderando una prestazione di spessore e qualità.
Il rammarico esiste, inutile nasconderlo. Fino alla papera consumata da Caldara-Dragoswki ma preparata dal black out di Kiwior, lo Spezia stava meritando quel piccolo vantaggio costruito diligentemente come una formichina al cospetto di una realtà che probabilmente anche quest’anno terminerà se non a ridosso delle solite 7-8 sorelle, sicuramente nei paraggi. Il calo fisico, evidente, dei bianchi, e con i cambi che invece di darti qualcosa in più te la toglievano in quanto portatori di una condizione fisica deficitaria, sommato poi all’espulsione di Ekdal, hanno permesso agli ospiti di schiacciarti con Dragoswki che salva il risultato al tramonto del match. Il punto dunque resta d’oro zecchino.