Speziamania: non c'è del marcio in Scandinavia
Diverso è il caso Provedel. Il portierone friulano che, non dimentichiamolo, ha portato punti pesantissimi per il raggiungimento della salvezza nelle due stagioni di A, ed in scadenza come Maggiore al prossimo giugno, oramai ha solo la Lazio in testa, ammaliato da ingaggio di prim’ordine e prospettive europee. Senza dimenticare che è lo stesso Sarri a spingere, e parecchio, per averlo. Di sicuro il buon Lotito non può pretendere di prenderlo per un tozzo di pane come vorrebbe. Pecini sta tenendo il punto, giustamente, ma non sappiamo fino a quando potrà resistere, ma il messaggio nemmeno troppo velato lanciato al patron biancoceleste, facendo esordire Provedel nel match contro lo Jablonec, è stato chiaro, diretto e lampante.
Non c’è del marcio in Danimarca. E nemmeno in Svezia. Kornvig ed Holm, Emil ed Emil, sono i due ragazzotti scandinavi entrambi classe 2000 (15 giorni tra uno e l’altro) che si sono messi in luce agli occhi di Gotti nei 15 giorni di ritorno in Val Gardena. Certo, manca esperienza, ma corsa, polmoni e tecnica ne hanno da vendere. Lo stesso Nzola, tirato a lucido come non mai, soprattutto a livello mentale, ne tesse le lodi. Se le carte son 40 ne vedremo delle belle.
23 giorni all’inizio della nuova stagione, con alla guida un nuovo tecnico, il terzo in tre anni, un record. Una stagione in cui le Aquile cercheranno ancora una volta di stupire tutti sapendo che dovranno giocare per stare sopra il 18° posto finale. L’entusiasmo non manca, il gruppo, nonostante l’età, sembra solido e Gotti sembra aver conquistato tutti. In attesa di conquistare punti.