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    Speziamania: Motta, una stretta di mano dal sapore antico

    Speziamania: Motta, una stretta di mano dal sapore antico

    • Gianni Salis
    Non sappiamo se Thiago Motta saprà districarsi nel ginepraio del campionato e soprattutto portare alla salvezza lo Spezia al suo 2° anno consecutivo nella massima serie, quello che sappiamo però è che arriva con entusiasmo e con una stretta di mano dal sapore antico. Il che in un equipaggio disorientato, perché abbandonato e lasciato andare alla deriva dal proprio ‘comandante’,  non è poco.

     
    Ma non solo. E’ vero, l’italo-brasiliano ha poca esperienza, d’altronde l’età è quella di uno ‘sbarbatello’ della panchina che dovrà necessariamente veicolare la propria filosofia di gioco, che poi non è molto lontana da quella del suo predecessore, con gli uomini già a disposizione e con quelli che arriveranno. Ecco, se non altro, rispetto alla sua esperienza maturata al Genoa di due stagioni fa e durata solo 9 giornate da ottobre a dicembre, qui potrà plasmare fin da subito un gruppo ed incidere di comune accordo con Pecini su quali profili d’esperienza puntare. Perché il punto dirimente della stagione sarà, anzi è proprio questo: giocatori d’esperienza e di qualità, perché senza quella non si va da nessuna parte. Giocatori da inserire nelle zone nevralgiche del campo, ovvero la spina dorsale della squadra.

     
    Certo, Motta per Pecini è una ‘scommessa’ , o meglio dire una scelta coraggiosa non da poco, puntando dopo i tentennamenti di Giampaolo su colui che a Coverciano prese 108/110 davanti a Pirlo, ma crediamo che il tifoso spezzino la prediliga ai molti ‘pesci bolliti’ che si aggirano lungo le coste della penisola. Un popolo quello ligure che ha già fatto quadrato attorno alla nuova proprietà la quale mai si sarebbe aspettata di dover gestire una situazione come quella creatasi, e che lo farà anche attorno alla nuova conduzione tecnica. Male che vada si tornerà in serie B, con tanto di paracadute, ma con la certezza che la solidità della proprietà permetterà di riprovare a risalire.

     
    Quella di Thiago Motta dunque è una scelta che potrebbe aprire un nuovo ciclo, almeno si spera qui in riva al Golfo dei Poeti, grazie ad un feeling umano e calcistico che potrebbe nascere. Per anagrafe, profilo internazionale, idea di calcio e immagine, il nuovo allenatore dello Spezia, probabilmente ufficializzato nel week-end, rappresenta un approdo che si può definire logico per lo Spezia degli americani. La stretta di mano al termine del faccia a faccia di ieri tra l’italo-brasiliano e Pecini ha tutto un altro sapore e soprattutto valore rispetto a quella di un mese fa.

     

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