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Speziamania: la salvezza e quel senso di appartenenza
Le Aquile hanno ora un’unica strada, molto impervia: quella di vincerle tutte e poi vedere se sarà bastato oppure no. Il sacrificio, l’organizzazione, la pressione c’erano state anche a Cremona ma era mancato l’episodio buono, anzi, ad iniziare dai miracoli di Carnesecchi alla traversa di Shomurodov era stato proprio tutto l’opposto. Ma bisogna proseguire su questa strada che esula dai numeri tattici ma resta ancorata al senso di appartenenza: E ieri, come nelle migliori occasioni, si è rivisto appieno questo senso di appartenenza, tutt’uno col pubblico, e non solo quello di curva. I brividi, la pelle d’oca anche nei Vip assiepati in tribuna, come il vice presidente Corradino, sono gli indizi, anzi le prove, per capire questo senso di appartenenza.
Domenica a Lecce. Sedici anni fa, proprio in questi giorni (era il 12 maggio) lo Spezia, approdato in B dopo 55 anni, giocò nel Salento e conquistò il terzo successo esterno consecutivo con una rete di Massimiliano Varricchio spalancando le porte verso una salvezza che si concretizzò nel doppio spareggio contro il Verona. Hai (ri)visto mai?