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    Speziamania: la coperta corta di Gotti e un nuovo modo di stare in campo.

    Speziamania: la coperta corta di Gotti e un nuovo modo di stare in campo.

    • Gianni Salis
    Gotti è fortunato. Eh sì, non lo sapevate? Già, perché con questo caldo avere la coperta corta, anzi cortissima, forse è anche meglio, o no?. A parte le battute, e cercando di andare più nel profondo, le difficoltà oggettive di questo Spezia e soprattutto di Gotti sono quelle di non poter incidere più di tanto a gara in corso: la coperta corta appunto. Le lacune intrinseche dell’organico vengono amplificate da una situazione infortuni che incide non solo sulla quantità ma anche sulla qualità tecnica del gruppo: ed in serie A senza qualità non si va da nessuna parte. Resta il punto contro un Bologna che di fatto è solo Arnautovic, non solo fa classifica ma soprattutto morale. Per una squadra che si deve salvare tutto fa brodo come si suol dire ed i 5 punti racimolati in altrettante gare indicano che la squadra ad oggi è in piena linea di galleggiamento.
     
     
    L’avevamo scritto l’anno scorso col ‘soldato Thiago’ ed anche solo una settimana fa anticipando lo stesso Gotti: c’è da lottare tutti insieme, soprattutto al Picco, luogo ideale affinché il gap tecnico con molte delle avversarie possa ridursi. E così dovrà essere fino alla fine della stagione. Non ci sono alternative, al netto poi degli eventuali interventi sul mercato che solo da gennaio la proprietà intenderà fare: testa bassa e pedalare, tutti quanti, in queste 10 gare che mancano alla sosta. Il tempo dei ‘distinguo’ , dei ‘io l’avevo detto’, può attendere, anche perché ora come ora non serve proprio a nulla.
     
     
    Alla luce di tutto ciò, cosa farà Gotti? Nel senso, tatticamente? E’ probabile che provi anche a cambiare ed immettere gradualmente nel bagaglio tattico del gruppo nuovi elementi di impostazione e lettura della gara, anche perché esistono caratteristiche tecniche dei singoli che quasi lo impongono. Dall’utilizzo di Balde Sanca a quello di Agudelo stesso o di Gyasi, tanto per fare tre nomi, a cui non si può sottrarre nemmeno quello di Kovalenko che, al di là dell’impegno, possiede una tipologia di corsa che secondo noi mal si addice ad una mezz’ala, ma piuttosto a quella di un giocatore che può giostrare e bene dietro le due punte. Questa settimana di allenamenti e soprattutto la prossima serviranno probabilmente al tecnico di Adria per seminare i primi nuovi concetti tattici proprio per arricchire il bagaglio del gruppo e così da avere qualche freccia in più da scagliare a gara in corso. Insomma la coperta corta di Gotti ed il nuovo modo di stare in campo sono le due facce della stessa medaglia.
     

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