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    Speziamania: ci vogliono testa e gambe

    Speziamania: ci vogliono testa e gambe

    • Gianni Salis
    Se esistessero partite ingiocabili non si giocherebbero. Punto. No, non siamo d’accordo prof con quel termine, caso mai esistono partite chiuse dal pronostico ma che vale comunque la pena di provare a giocare. Con le proprie armi, sicuramente poche e spuntate rispetto a quelle della concorrenza di turno, ma bisogna pur giocarle. E a San Siro si è visto poco di tutto ciò. Una squadra troppo remissiva, per almeno un tempo, contro la strapotenza tecnico-fisica dell’Inter. E’ sembrata forse una questione più mentale che fisica. L’dea, che sarà sicuramente sbagliata, ma che ci siamo fatti è quella di una squadra che con la testa fosse rimasta in riva al Golfo, ‘non pervenuta’ insomma: mai un ribaltamento di gioco, una ‘scintilla’, un guizzo. Per non parlare di un tiro in 90’ verso la porta avversaria. Nulla di tutto ciò, al di là, ripetiamolo, della innegabile forza dell’Inter.
    Un ko che ovviamente non può e deve lasciare traccia, ma anche da queste sconfitte c’è sempre da trarre spunti affinché non si ripetano certi approcci.
     
     
    Così come quelli dei tifosi, o meglio, di una seppur piccola parte, che ‘gasati’ dalla vittoria sull’Empoli hanno pensato che questa sarà la stagione dove sarà più facile salvarsi, se non traguardare addirittura obiettivi ancora più importanti. Mah. Troppa sciatteria si legge sui social perché questo, cari miei, sarà un altro campionato molto difficile per le Aquile esattamente come quelli passati. E non potrebbe essere altrimenti. Cerchiamo di essere realisti e saggi al tempo stesso. Sarà per i capelli bianchi, ma a noi va bene anche così. Ma ciò non significa che va o andrà tutto bene, madama la Marchesa. Ed infatti a Milano, al cospetto di una squadra che fa un altro campionato rispetto al nostro, l’approccio non ci è piaciuto. E ora testa al Sassuolo, ma non solo: testa a tutte quelle che verranno, altrimenti si fa dura. Per competere, a qualsiasi livello, ci vogliono sempre testa e gambe. Altrimenti si pedala male e si finisce di andare fuori strada.
     

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