Speziamania: i bianchi incuriosiscono sempre più ed ora cambiano i (pre)giudizi
Addetti ai lavori oltre che i quotidiani ed i media nazionali, a parte qualche clamoroso scivolone frutto di ingenerose similitudinì, stanno annusando poco alla volta i profumi pallonari che provengono dalla realtà che si vive in questa città di provincia per decenni lontana dai riflettori, rivedendo i propri affrettati (pre)giudizi estivi basati sullo scetticismo e con loro si aggiornano anche le quote salvezza dei bianchi. Lo Spezia insomma incuriosisce sempre più diventando dunque sempre più appetibile un po’ da tutti.
D’altronde gli otto punti in classifica in sette gare stanno a dimostrare che la folta truppa (ben 35 giocatori) di Vincenzo Italiano qualcosa di buono l’ha compiuto, nonostante un calendario poco benevolo, ma ci poteva anche stare essendo una matricola, ma soprattutto obbligata all'handicap di non poter giocare le gare casalinghe tra le mura amiche. Di fatto le Aquile stanno affrontando il loro primo storico campionato di serie A sempre in trasferta, sebbene il Covid e la conseguente mancanza di pubblico abbia sicuramente livellato questa discrepanza con gli altri club.
Quella di sabato contro gli orobici potrebbe essere infatti l’ultima giocata al Manuzzi di Cesena, stadio che finora ha ospitato lo Spezia in quelle che erano proprie gare interne. L’esordio all’Alberto Picco, al quale in questi mesi è stato messo mano per poter giocare in deroga, potrebbe infatti avvenire sabato 5 dicembre quando in Liguria salirà la Lazio per una sfida tra Aquile. E dalla propria 'casa', da quel vetusto Alberto Picco potrebbe ripartire lo slancio per stupire ancora e non fermarsi più.