Speziamania: fuori casa il calvario prosegue, eccome.
Prosegue dunque il ‘calvario’ dei bianchi lontano da casa, oggi ancor più evidente perché al cospetto di una squadra che seppur abbia fatto investimenti importanti, ma che obiettivamente non ci è parsa, con tutto rispetto, nulla di eclatante, ha saputo comunque dare continuità alla propria scalata con la giusta dose di umiltà e pragmatismo. Per lo Spezia dunque zero punti in 5 trasferte e soprattutto zero gol e con non più di un paio di tiri nello specchio della porta ci sembrano obiettivamente un cammino finora a dir poco fallimentare lontano da casa. I numeri parlano poi di 7 gol fatti, che diventano 5 al netto delle due autoreti, tutti al Picco. C’è un problema realizzativo evidente e che non si può solo spiegare con la mancanza di una punta vera da affiancare a Nzola, ma anche con un sistema di gioco che non mette in risalto quelle già ridotte qualità di cui si dispone. Sistema che fa acqua soprattutto in mezzo al campo proprio perché mancano giocatori (mezzali) con caratteristiche che si attagliano per quel modulo come andiamo ripetendo da tempo. E non a caso Gotti a Monza ha tolto contemporaneamente Agudelo e Kovalenko ed il problema, fin troppo chiaro ed evidente è emerso. Speriamo intanto di recuperare dall’infermeria i vari Amian, Reca e Verde ma è chiaro che a gennaio il club deve intervenire sul mercato per evitare di rischiare più di quanto già facciamo.
Domenica in Liguria arriva la Cremonese: gara spartiacque per mille motivi. Di classifica certo ma soprattutto per il morale. Il Picco deve proseguire a fare il proprio dovere, perché solo così, con l’unione di intenti questo sentiero che porta alla salvezza risulterà meno impervio.