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Speziamania: encefalogramma piatto a Firenze
Oramai nessuno inventa nulla. Il gioco del calcio l’hai frequentato ai massimi livelli e sai benissimo che un purosangue non sarà mai un ronzino così come un attaccante non sarà mai un difensore o un centrocampista, o due mezz’ali con spiccate doti offensive mai potranno fare i mediani di rottura. Certo, non hai centrocampisti e quello che passa il convento potrebbe andar bene dalla cintola in su, e questi sono obiettivamente quegli ‘alibi’ dietro ai quali non ti vuoi riparare, ma ripetiamo, vedere una squadra senza nerbo, senza corsa, sempre presa d’infilata su ogni contrasto o seconda palla, ecco questo non possiamo accettarlo. Perché se è vero che si può perdere anche lottando, è anche vero che senza lottare si è già perso prima di entrare in campo.
Nessuno di noi si aspettava di lottare per la Champions o altro, ma un minimo di carattere e di attributi in ogni gara quello lo pretendiamo. Lo Spezia ha rischiato la serie B come ovvio che fosse anche nella passata stagione e dunque non sarebbe scandaloso un’eventuale retrocessione. Ma non senza lottare, al netto dei giocatori abili ed arruolabili, di quelli messi in campo e dell’avversario più o meno forte. E a tal proposito ora sorge anche più di una perplessità sugli innumerevoli infortuni, due addirittura durante il riscaldamento contro la Fiorentina. C’è qualcosa da rivedere e in fretta anche sul quel piano.