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    Speziamania: encefalogramma piatto a Firenze

    Speziamania: encefalogramma piatto a Firenze

    • Gianni Salis
    Caro ‘soldato Thiago’ ti scrivo. Senza preamboli e tanti rigiri di parole: serve un’inversione di rotta. Totale e repentina. Nella testa: di tutti. Non tanto perché hai perso 3-0 a Firenze, contro una signora squadra (ci perse con l’identico punteggio anche Italiano la passata stagione, per inciso), ma perché in 90 minuti e oltre non c’è stata un’azione, un battito di ciglia, di ali, un benché minimo sussulto, un qualcosa che potesse ripagare la passione e l’orgoglio dei fantastici 1000 sbarcati a Firenze, di sicuro il momento migliore dell’intera giornata. Nada de nada. Non pervenuto insomma. Roba da encefalogramma piatto. Tu non vuoi sentir parlare di alibi, sebbene ce ne siano e parecchi, ma poi ci metti del tuo a peggiorare le cose, perché una squadra come quella di oggi a Firenze, a dir poco impresentabile sotto l’aspetto mentale, nessuno se l’aspettava.


    Oramai nessuno inventa nulla. Il gioco del calcio l’hai frequentato ai massimi livelli e sai benissimo che un purosangue non sarà mai un ronzino così come un attaccante non sarà mai un difensore o un centrocampista, o due mezz’ali con spiccate doti offensive mai potranno fare i mediani di rottura. Certo, non hai centrocampisti e quello che passa il convento potrebbe andar bene dalla cintola in su, e questi sono obiettivamente quegli ‘alibi’ dietro ai quali non ti vuoi riparare, ma ripetiamo, vedere una squadra senza nerbo, senza corsa, sempre presa d’infilata su ogni contrasto o seconda palla, ecco questo non possiamo accettarlo. Perché se è vero che si può perdere anche lottando, è anche vero che senza lottare si è già perso prima di entrare in campo.


    Nessuno di noi si aspettava di lottare per la Champions o altro, ma un minimo di carattere e di attributi in ogni gara quello lo pretendiamo. Lo Spezia ha rischiato la serie B come ovvio che fosse anche nella passata stagione e dunque non sarebbe scandaloso un’eventuale retrocessione. Ma non senza lottare, al netto dei giocatori abili ed arruolabili, di quelli messi in campo e dell’avversario più o meno forte. E a tal proposito ora sorge anche più di una perplessità sugli innumerevoli infortuni, due addirittura durante il riscaldamento contro la Fiorentina. C’è qualcosa da rivedere e in fretta anche sul quel piano.
     

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