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    Speziamania: è finita solo quando sarà veramente finita.

    Speziamania: è finita solo quando sarà veramente finita.

    • Gianni Salis
    Attendiamo la matematica, che è meglio. Anche perché affermare il contrario sarebbe non solo da stolti ma anche sbruffonaggine bella e buona che non porta a nulla. Perché non è finita fino a quando non sarà finita. Ma il punto conquistato ad Empoli è un passetto enorme verso la salvezza che accorpato alle contemporanee sconfitte di tutte le dirette concorrenti, eccezion fatta per la Sampdoria che gioca questa sera a Bologna, incanalano gli umori, se non al sereno stabile, indubbiamente quanto meno verso un cauto ottimismo. Se è vero che a sei turni dalla conclusione e con 18 punti in ballo tutto in teoria può ancora succedere è anche vero che il trend ottenuto da chi sta peggio delle Aquile induce all’ottimismo. Cauto, lo ripetiamo, anche in virtù dei recuperi che dovranno essere giocati entro questo mese e che in parte possono ridare slancio alle legittime aspirazioni di salvezza di chi sta dietro.
     
     
    Detto questo ecco che a 6 turni dalla fine, Genoa e Venezia, quest’ultima però che deve recuperare il match di Salerno, dovrebbero quanto meno vincerne almeno 4 e sperare che lo Spezia non si muova più. I bianchi facendo un solo punto nelle prossime 6 gare obbligherebbero le due inseguitrici a fare almeno 13 punti, vincerne almeno 4 e pareggiarne una, proprio in virtù degli scontri diretti a favore di Maggiore e compagni perché ad oggi sono undici i punti di vantaggio sulla coppia di terzultime ma che diventano in realtà 12 visto che lo Spezia ha dalla sua tutti gli scontri diretti. Insomma è giusto essere ottimisti ma restando concentrati su ogni singola partita. Diventeremo noiosi ma giova ripeterlo a distanza di qualche mese: Benevento docet.
     

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