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    Speziamania: chi si ferma è perduto

    Speziamania: chi si ferma è perduto

    • Gianni Salis
    In riva al Golfo l’atmosfera di questo gennaio sembra quella di qualche lustro fa da godersi in pieno relax: nessuna sessione suppletiva di mercato che ti rende la vita pesante. Aria di pace, oseremmo dire una pacchia. Osservando poi gli altri sempre in affanno a cercare l’ultima occasione in una corsa sfrenata che assomiglia molto a quella per gli ultimi acquisti per i regali di Natale. A Spezia invece nessuna situazione ansiogena dunque e per chi deve puntare a salvarsi non è poco potendosi concentrare esclusivamente o quasi sul lavoro quotidiano. Anche perché poi il mercato di ‘riparazione’ non sempre offre occasioni importanti o che comunque poi si rivelano pasticciate.

     
    E nemmeno sul fronte partenze ci saranno novità di rilievo. Il patrimonio dello Spezia fa gola a diversi club ma per ora i Platek hanno blindato i top-player in maglia bianca. Nzola, Maggiore, Provedel, Manaj, Gyasi, Bastoni e Reca restano saldamente al loro posto convinti di poter regalare un secondo miracolo alla città e ai suoi tifosi. Con ogni probabilità soltanto Nguiamba e Podgoreanu lasceranno il gruppo per sistemarsi in serie B oppure nelle altre due franchigie della galassia Platek: il Sønderjysk Elitesport in Danimarca e il Casa Pia in Portogallo.
     
     
    Il gruppo riprende oggi dopo aver ottenuto qualche giorno di meritato relax per dissipare qualche scoria mentale e tuffarsi nuovamente in un campionato il cui traguardo è sicuramente distante sebbene in lontananza si inizino a vedere i connotati dell’arrivo, col gruppo degli inseguitori, agguerriti sì, ma che ancora devono affrontare gli ultimi tornanti e scollinare.  Però attenzione care Aquile. Chi si ferma a bearsi è perduto: il Benevento di 12 mesi fa docet.
     

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