Getty Images
Speziamania: Cagliari e Venezia, gare decisive
Ma lo Spezia alla fine resta fatalmente con un pugno di mosche in mano e, dopo aver perso nei minuti finali punti importanti contro Fiorentina, Bologna e Roma, sebbene a seguito di prestazioni non sufficienti per reclamare chissà quale diritto, così anche contro la Juventus torna a casa a mani vuote, solo che ora si aggiunge anche il rammarico. Perché una squadra come lo Spezia, che già crea non moltissimo, quel poco però lo deve mettere a frutto: Gyasi e Agudelo davanti al portierone bianconero avrebbero dovuto fare meglio.
C’è da voltare pagina, e come andiamo scrivendo da un paio di mesi, ecco arrivare la prima delle due gare spartiacque dell’intera stagione. Moltissimo, ma non ancora tutto, passa dalla prima sfida, quella contro il Cagliari, all’andata salvato da quel Fourneau che proprio ieri ha diretto le Aquile a Torino. I sardi hanno indubbiamente cambiato marcia e stanno impressionando anche per la cifra tecnica e qualitativa del proprio gioco contro ogni avversario. Chiaro che anche per loro la gara del Picco potrebbe rappresentare un punto chiave della propria stagione. Difficile vedere squadre all’arrembaggio ma probabilmente sarà, almeno all’inizio, una gara bloccata, proprio per la paura di perdere. Poi l’episodio che ne cambia l’inerzia potrebbe portare ad un cambio radicale di atteggiamento in corso.
A questo Spezia che non fa punti da 4 turni consecutivi calendario alla mano gli resta qualche chance ancora fino alla domenica delel Palme, poi sulla carta sarà difficile strappare punti (nell'ordine: Inter, Torino, lazio, Atalanta, Udinese e Napoli). In 30 giorni in rapida successione di fronte Cagliari, Sassuolo, Venezia ed Empoli nell’ordine, con sardi e veneti al Picco. C’è poco da girarci attorno, ma altresì sappiamo bene che sono gare da affrontare una alla volta, senza fare tabelle o altro. Da giocarsi tutte come delle finali, dando tutto. Anche qualcosa di più.