Lazio, Sassuolo e Club Guarani. Il gruppo non è proibitivo: il Palermo Primavera può certamente dire la sua nel girone del Torneo di Viareggio. Senza ansie da prestazione, perché quest'anno si è portato avanti un proposito ben preciso: far crescere i ragazzi dimenticando l'assillo del risultato. Non è un caso che la banda dei baby-rosa guidati da Beggi e Capodicasa sia una delle più giovani del panorama nazionale. Tanti '93, qualche '94, niente a che vedere con chi schiera batterie di '92 e '91, sacrificando lo svezzamento dei più giovani sull'altare delle vittorie.

Il Palermo ha un buon impianto di squadra, sorretto in porta dal gigante Micai e dai due centrali - Prestia e lo sloveno Kosnic - che formano una muraglia in difesa. La spinta di Di Chiara garantisce sbocchi profondi sulla sinistra. A centrocampo brilla la luce del '93 Vassallo, habitué della Nazionale e fiore all'occhiello di una mediana cesellata dai piedi di Cristofari e Barberis. Il vero cavallo di battaglia della squadra, però, è la batteria offensiva: tra De Vita, Sanseverino, Zerbo, il neo-tesserato Verdun e il super-bomber tascabile Bollino, Beggi e Capodicasa possono contare su un'invidiabile assortimento di bocche di fuoco. L'obiettivo del Palermo è attaccare mantenendo sempre il pallino del gioco, con scambi stretti e verticalizzazioni veloci, anche a costo di rischiare qualcosa dietro. E a Viareggio le cose non cambieranno.