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Spalmania: mi ricordo un’immagine simile
Il talento genovese, ancora una volta partito dalla panchina, ci ha messo poco meno di tre minuti per toccare il primo pallone della gara e pareggiare il gol di Cristante. Nel 4-4-2 adottato da Semplici, dopo l’abbandono del campo di Vicari per Costa, Rizzo è andato a prendersi la fascia sinistra occupata da capitan Mora e al primo affondo è stato fatale. Uno-due con Antenucci e percussione in area di rigore con destro a giro imprendibile per il portiere avversario. L’esultanza con il dito davanti e naso e bocca non è chiaro a chi sia rivolto, sicuramente all’Atleti Azzurri d’Italia, il popolo di fede nerazzurra è rimasto ammutolito da una rete di pregevole fattura.
Rimane il dubbio se l’esultanza possa essere stata rivolta al buon Leonardo Semplici, che continua a vedere questo ragazzo come un’arma da giocare a partita in corso piuttosto che dal primo minuto. Fino a questo momento sta avendo ragione il mister, anche se davanti al secondo indizio di tecnica e bellezza inizia ad essere difficile tenere fuori questo classe ’92 davvero speciale. Anche i commenti dei suoi follower tifosi vertono su questa linea: “ma come si fa a tenerlo fuori per sessanta minuti”; “è il momento di farlo giocare titolare”. Insomma Luca Rizzo sta conquistando un’intera città. Aveva iniziato al 94esimo nel ritorno della città di Ferrara nel grande calcio, ha proseguito sotto la pioggia di Bergamo e ora attende la Fiorentina per trovare finalmente il terzo squillo e la prova ufficiale che la maglia da titolare spetta a lui.