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Spalmania: messa a punto
Partire dal dato più allarmante: la Spal è la squadra che subisce più reti nel quarto d’ora iniziale. Serve un approccio alla partita ancora più deciso. Il migliore quest’anno resta quello casalingo con il Napoli, per il resto tante disattenzioni che hanno costretto spesso, e mal volentieri, i ragazzi estensi ad inseguire le avversarie, sprecando molte energie, soprattutto sul piano mentale. Ieri è toccato a Gomis prendersi le colpe, purtroppo il senegalese, protagonista di una grande stagione fino ad ora, ha valutato male il rimbalzo sul colpo di testa di Samir, regalando il vantaggio ai padroni di casa. Meret è tornato a giocare, con la Primavera, per ritrovare il ritmo gara, e ora scalpita per riprendere il posto che lo ha visto protagonista nell’anno della promozione.
In seconda battuta, bisogna oliare i meccanismi con l’innesto dei nuovi arrivati. Molto bene Thiago Cionek, che nonostante i pochi allenamenti in gruppo e la difficoltà che richiede una difesa a tre, si è dimostrato molto allenato e deciso negli interventi più importanti. Kurtic è sembrato leggermente più spaesato rispetto al collega polacco, anche se nel secondo tempo è cresciuta l’intesa con Lazzari e le qualità sono iniziate a venir fuori. Per Dramè solo il recupero a disposizione e possibilità di giudizio scarsa, anche se ha provato nel finale a dare l’ultima spinta per provare a vincere la gara, e questo è un buon segno.
Per terminare il check bisogna elogiare le certezze: bene il tandem Floccari-Antenucci, che sembra essere il migliore attacco a disposizione di Semplici in questo momento; recuperato Vicari che ha sfiorato anche la rete, evitata solamente da un super Bizzarri; arrivare alla consapevolezza di essere una squadra costruita bene e capace di poter mettere in difficoltà chiunque. Domenica ci sarà una big al “Mazza” e provare a vincere non deve restare solamente un sogno.