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Spalmania: ad un passo dal paradiso
Un incontro meraviglioso tra due allenatori che delle loro idee ne hanno fatto una filosofia di gioco. Due allenatori che hanno conosciuto i campionati amatoriali e che hanno calcato terreni sicuramente peggiori di quello estense (a Sarri forse è sfuggito). Il Napoli è l’esaltazione del gioco del calcio, il tridente offensivo azzurro è dinamismo puro, in più aggiungi un Hamsik che vuole sbloccarsi e lo spettacolo è servito. Dopo pochi attimi Gomis deve essere subito reattivo, proprio sul capitano partenopeo che prova a sorprenderlo sul primo palo. Mora e compagni, pensando a quanto fatto dal Benevento, potrebbero fare un passo indietro e difendersi senza nemmeno rischiare di giocare la palla, sperando di limitare i danni. Invece la banda Semplici dimostra che giocare a calcio non è roba solo per la prima della classe e al tredicesimo: Costa serve Borriello in verticale che lascia il pallone al taglio di Antenucci, scarico su Schiattarella al limite piazza; destro alle spalle di Reina ed è 1-0. Lo aveva promesso Pasquale Schiattarella un gol ai suoi conterranei e la rete arriva. Un gol meritato per uno dei protagonisti della promozione, un gol bellissimo che apre le danze. Nemmeno il tempo di realizzare quanto accaduto, nemmeno il tempo di avvicinarsi al paradiso che Insigne sfrutta una leggerezza di Mora al limite dell’area e con la punta, di sinistro, sorprende l’incolpevole Gomis. Parità e tutto da rifare. Gli azzurri spingono, ma la macchina messa in moto da Semplici è vicina alla perfezione e se qualche spavento arriva c’è il “ragno nero” a proteggere lo specchio.
Grandi disimpegni e tentativo di controllare il pallone contro il pressing forsennato dei ragazzi di Sarri possono sembrare una follia, ma la Spal non vuole rinunciare ai suoi principi, nemmeno contro la squadra più in forma del campionato. Atteggiamento che è valso tanti complimenti a questi ragazzi e che per ora ha portato 4 punti in cassaforte. Per quanto dimostrato potevano essere anche di più, ma Callejon spiega a tutti il perché, ad un quarto d’ora dal termine: Ghoulam recupera un rinvio della difesa e con il sinistro pennella verso il centro della’area; Costa e Vaisanen non comunicano bene e lasciano il 7 napoletano solo soletto che di testa gonfia la rete e porta avanti i suoi. La Spal sembra stordita e senza più energie dopo una grande partita. Il Napoli potrebbe prendere il largo, con Milik prima e Mertens poi, ma l’estremo difensore senegalese, la sorpresa più grande di questo inizio stagione, mette a referto due grandi interventi che tengono in vita i suoi compagni. Il finale della gara è un turbinio di emozioni. Arriva il minuto 78, la punizione di Viviani che apre le porte del paradiso e il destro di Ghoulam che le chiude. Dalla gioia incontenibile, all’amarezza di aver perso un punto. Aver perso un punto contro questo avversario ci può stare, eppure era così vicino l’impresa che tornare a casa senza punti è assurdo.
Mora in sala stampa è la perfetta rappresentazione di quanto accaduto in campo. Felice per quanto fatto da lui e dai suoi compagni, ma senza voglia di ridere perché alla fine la partita è andata, è stata persa. Sono sensazioni strane da descrivere quando al termine di una partita massacrante, fisicamente e psicologicamente, ti ritrovi in mano tanti complimenti, tante pacche sulle spalle, ma zero punti e la quarta sconfitta consecutiva. Quattro sconfitte tre delle quali contro Milan, Inter e Napoli, le grandi del campionato che hanno permesso a Semplici di far capire ai suoi ragazzi cosa fosse la serie A. Ora le passerelle sono finite, a Ferrara c’è il clima giusto per iniziare un nuovo campionato che partirà domenica alle 15 contro il Crotone, per poi proseguire con i due derby contro Bologna e Sassuolo. Tre sfide che non si possono sbagliare perché ieri si è stati a due passi dal paradiso dalle prossime settimane bisogna entrarci e rimanerci il più a lungo possibile.