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  • Spalletti: 'Lo scudetto non è un'ossessione, voglio vedere Napoli impazzire! Sull'arbitro e i complotti...' VIDEO

    Spalletti: 'Lo scudetto non è un'ossessione, voglio vedere Napoli impazzire! Sull'arbitro e i complotti...' VIDEO

    • Giovanni Annunziata
    Riprende il campionato e il Napoli torna in campo da capolista. Domani gli azzurri saranno in campo per il big match contro l'Inter a San Siro. Alla vigilia della sfida ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti:

    LA CONDIZIONE - "In questo periodo di break siamo andati a lavorare in profondità sulle qualità, valutando individualmente il calciatore che era stato in vacanza e quello che tornava dal Mondiale. Per quello che abbiamo visto abbiamo avuto buonissime risposte. Per noi non è un ripartire perché con la testa siamo rimasti là, a dove avevamo lasciato, dove avevamo iniziato questo bellissimo viaggio cinque mesi fa, un anno e mezzo fa. Non ci sono fermate, non ci sono stazioni, ci fermeremo solo quando sapremo come sarà andata a finire. Solo in quel momento ci sarà la pausa per noi". 



    I COMPLOTTI - "Per il ruolo che abbiamo, per i professionisti che siamo non pensiamo a nessun tipo di complotto nei nostri confronti. Però se in tanti e spesso tirano fuori questi discorsi è segno che il nostro sistema è migliorabile. Voi dite di dubbi che sentite dire o che percepite. Probabilmente in un momento in cui la credibilità deve essere la nostra prima qualità bisogna andare a lavorare con estrema attenzione. Noi addetti ai lavori dobbiamo essere bravi nei comportamenti scritti, parlati e usati per non alimentare dubbi. Noi dobbiamo fare allo stesso modo, usare l'amore di Napoli per questo sport, usare la voglia di dare felicità alle persone che ci vogliono bene e poi giocare delle belle partite. Non abbiamo da scegliere altre cose. La cosa fondamentale è comportarsi tutti noi in maniera corretta".

    KVARA E LOBOTKA - "Entrambi i calciatori si sono applicati in maniera corretta e li ho trovati bene. Contro la Juve Stabia, ultima amichevole, hanno fatto una prestazione di buonissimo livello per il tempo che li ho tenuti dentro. Per cui si va tranquilli e ci aspettiamo la loro qualità e prestazione nella partita. Kvara si gestisce da solo, è un bravissimo ragazzo che ha imprevedibilità e sa far diventare le cose eccezionali. Per noi è un grande valore aggiunto, sono questi i calciatori che dal niente determinano l'occasione importantissima, senza bisogno di schemi, compagni, attenzioni particolari".

    DESIGNAZIONE ARBITRALE - "Sozza per Inter-Napoli? Non capisco perché le polemiche. Dobbiamo comportarci meglio tutti, pensare in maniera corretta. Questo fa parte del modo di ragionare che va eliminato".

    RRAHMANI - "Amir forse è quello che andrà giudicato nella prestazione per la delicatezza del periodo che ha affrontato. Ci vorrà la prestazione, la partita per trarre le conclusioni riguardo la sua condizione. Per me diventa facile dire che ha fatto un rientro graduale, seguito passo per passo da Cacciapuoti. Noi siamo fiduciosi del lavoro svolto ma in questo caso serve il risultato della prestazione per giudicare".

    ASPETTO MENTALE - "Non arriviamo a giocare questa partita, come non arriveremo nelle successive, forti della posizione in classifica o forti di non aver mai perso, di quelle che sono le statistiche. Noi ci arriviamo forti della consapevolezza di ciò che sappiamo fare in campo. L'allenatore va a ripetere che è quella la cosa fondamentale. Solo su questo svilupperemo le nostre prossime gare, su quello che sappiamo fare in campo. Contro una grande squadra come l'Inter non ti salvano i risultati fatti, ma quello che riusciremo a sviluppare nella partita. Cercheremo cose nuove ma che ricalcheranno i comportamenti negli allenamenti e tutto ciò che abbiamo già fatto. Noi andremo a giocare il nostro calcio che è piaciuto a tanti e ha dato beneficio alla squadra stessa perché molti calciatori si sono esaltati".

    LA PARTITA - "Ho sempre le sensazioni giuste, voglio essere sotto pressione al massimo per quello che è il mio lavoro, la mia testa. Quando lavoro sono sempre sotto pressione e sono felice così. Dai calciatori mi aspetto una risposta corretta per quelle che sono le attese dei tifosi, della città, del popolo e li penso tutti al top. L'Inter poi è sicuramente una squadra di livello top, andremo a giocare contro una squadra di livello top che negli ultimi anni ha fatto investimenti di questo calibro. L'Inter ha la capacità di dilatare facilmente il campo per ampiezza e profondità. È una squadra che sa chiudersi, che lascia per tutta la partita il doppio centravanti contro i nostri centrali. E diventano pericolosissimi nel ribaltamento dell'azione e servirà equilibrio tattico. Loro ti costringono a modificare forma della squadra in un attimo. Per la fisicità che hanno, addizionata alla qualità tecnica sanno switchare la tipologia d'azione. Dovremo essere bravi a mantenere equilibrio e soprattutto il comando del gioco, questo diventa fondamentale".

    CONDIZIONE DEI NAZIONALI - "I nostri calciatori stanno tutti bene. Poi c'è quello che sta benissimo e quello che sta bene e basta. Sono tutti utilizzabili, tutti pronti a giocare questa grande sfida. Noi lo sapevamo da quando uscì il calendario che il 4 gennaio ci sarebbe stata una grande sfida".

    IL RIENTRO - "Noi siamo entrati in una fase eccitante del nostro lavoro, ovvero il fatto di essere dentro il percorso di un grande campionato a giocarselo con le altre. Non è solo una grande sfida della squadra ma di una città intera. Solo le grandi sfide consegnano a chi le affronta in maniera corretta una grandezza. Si diventa grandi se si affrontano bene le grandi sfide, se si vanno a giocare tutte le qualità che abbiamo in queste gare. Dobbiamo essere più forti di tutto, scetticismi, pregiudizi, paure di chi ci vuole bene. Dobbiamo andare a giocare questa partita liberi da tutto, anche oltre i nostri eventuali dubbi. Stiamo parlando di come sono tornati, di che condizione hanno. Dobbiamo giocare oltre questi dubbi. Questo ci aiuterà a mettere qualcosa in più sapendo che lo stiamo facendo per l'orgoglio e per la felicità di una città intera. Per quello che ho visto i calciatori negli ultimi allenamenti sono già dentro la sfida".

    IL CONDOMINIO - "L'anno scorso abbiamo fatto un buonissimo lavoro, questo viaggio è iniziato un anno e mezzo fa, ho visto grande disponibilità e dobbiamo continuare così. Dobbiamo essere bravi a credere che tutto sia possibile, ad essere pronti, a dover richiamare il meglio di disponibilità in noi stessi. Serve voler far parte della squadra, voler dare il contributo al lavoro di squadra".

    LUKAKU - "Importanza di Lukaku? Perché Dzeko, Lautaro, Calhanoglu, Skriniar. C'è gente che ho allenato e conosco benissimo, so il loro valore e che le insidie non hanno nomi singoli ma si chiamano Inter".

    SCETTICISMO - "A volte stiamo al gioco dibattendo su cose dette, ma noi dobbiamo staccarci da tutte queste cose qui ed entrare in sintonia con l'amore che ha la nostra città, con quello che può essere il valore che è la follia, la felicità di Napoli. Valori importantissimi. Quello che sviluppiamo può far felici molti bambini, ragazzi, persone meno fortunate di noi e deve servire da molla. Le altre sono tutte bischerate che ogni tanto le dobbiamo prendere in considerazione ma le lasciamo da parte perché abbiamo un pezzo di campionato lungo, partite bellissime da disputare, calciatori importanti che sanno di potersi ritagliare momenti fondamentali in sfide del genere. Dobbiamo pensare a questo e non a quello che dicono gli altri di noi".

    CALCIO ITALIANO - "Dobbiamo sempre domandarci se stiamo facendo del nostro meglio, tutti, affinché il calcio diventi più credibile, quella molla che si può usare anche nel sociale per creare nuove possibilità per le persone. Non so se andare dentro le situazioni possa essere esaustivo parlandone in una conferenza stampa, che i miei calciatori sentano queste cose alla vigilia di una partita. Ci sarà tempo per approfondire questi temi".

    LA RIPRESA - "Si può usare l'entusiasmo che ha avuto il popolo argentino dopo questi Mondiali. Le immagini che abbiamo visto sono energia pura che possiamo usare nel nostro calcio. Magari all'inizio no, però man mano che le partite sono andate avanti abbiamo visto partite di livello, imprevisti come in finale, qualità assoluta di squadra e individuale. Ne usciamo arricchiti per quanto visto in questi Mondiali e per quella che sarà la ripresa ci ritroveremo dentro quanto visto in Qatar e il campionato italiano sarà il massimo".

    NAPOLI COME L'ARGENTINA - "Lo scudetto è la vostra ossessione, non la mia. La mia ossessione è un'altra, vedere impazzire di gioia questa città. Più pazza anche di quello che già è. Ora mi sento un po' napoletano anche io, ho imparato ad esserlo e nell'imparare mi sono accorto che già lo ero abbastanza e questo fatto di vedere esplodere la città di gioia è la cosa che più mi renderebbe felice. Al di là dei meriti attribuiti per aver vinto una partita".

    PELÈ - "È stato un altro grandissimo dispiacere che abbiamo dovuto subire in questo periodo qui. Messi, Maradona, Pelè sono e sono stati i calciatori, anche se in diverse fasi della storia, che hanno lasciato un marchio indelebile con le loro qualità professionali e tecniche. Su Pelè voglio aggiungere una cosa: i complimenti a quelli che non hanno voluto ritirare la maglia, era già moderno. Se una maglia si toglie non si vede più, si deve vedere il più possibile. Voglio fare i complimenti a chi ha deciso di non ritirarla. Non è che mettendola nell'armadio sia meglio, anzi ogni volta che la rivedo evidenzio la responsabilità di indossare quella maglia lì ed essere di quel livello lì". 
     

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