Simone Gervasio
Spalletti: "Con l'Italia ho sbagliato una sola partita, con la Svizzera. Maldini ha qualcosa di straordinario. Kean può giocare"
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L'INTER - "Prima di tutto ringrazio l'Inter che ci ha messo a disposizione tutte le strutture, perfette, ci hanno messo a disposizione anche la squadra di Carboni con cui fare la partitella. Ma anche tutti i dirigenti a partire da Marotta, Antonello, Ausilio, il dottor Volpi che ci ha chiesto se avevamo bisogno di qualunque cosa. Qui sono stato bene".
GIGI RIVA - "Lui determinava molto coi fatti. Rombo di tuono era un soprannome perfetto per uno come lui. Il suo silenzio faceva rumore, le sue cannonate facevano parlate di lui. Noi dobbiamo avere lo stesso modo di fare, abbiamo una squadra che senza chiacchierare molto fa vedere le proprie qualità".
BARELLA TREQUARTISTA E' LA STRADA? - "Il disegno parte da un punto di vista della qualità che andavamo cercando. Per giocare bene la partita servivano giocatori che sanno interpretarla e i centrocampisti hanno sempre qualcosa in più. Bisogna intuire gli spazi che si vengono a creare. Non sono più tutti ordinati come una volta, ti vengono addosso, bisogna giocare in spazi più stretti. Quando metti più giocatori li in mezzo si riducono gli spazi e serve più qualità. Quando vedo giocare, Real, City e Barcellona, la loro dote migliore è fare bene e ripetutamente le cose normale. Farle così bene da farle diventare super. Più che le grandi giocate, ci sono eh le grandi giocate del campione, ce lo ricordate sempre che dobbiamo cercarlo, ma in questa grandi squadre vedo la cadenza delle cose normali fatte bene, è difficile che loro sbaglino e la nostra scelta va in quella direzione li".
SISTEMI - "Se si parla di sistemi c'è un perimetrale di 5 giocatori e il corpo interno con altri 4 che devono occupare l'interno. Se si sostituisce qualche perimetrale lo si può fare già. Calafiori è molto bravo a farlo, Bastoni anche lo fa già".
20 PANCHINE - "Il bilancio? 11 vittorie 5 pareggi e 3 sconfitte. Penso che una partita l'abbiamo sbagliata. Quella con la Svizzera. Quella me la porto dietro ed è quella a cui faccio riferimento. Mi reputo molto responsabile di quella sconfitta li e dopo abbiamo cercato di fare cose differenti. Per il momento qualcosa l'abbiamo scelta nel modo corretto. Tutto questo fallimento è riferita a una partita, poi ha determinato l'uscita, ma sempre di una partita si parla. Nella qualificazione un paio di partite sono state fatte molto bene. Poi non dimentichiamoci di chi avevamo davanti perché abbiamo affrontato squadre fortissime".
CAMBIAMENTO - "Mi fa sempre piacere il mio tempo e le mie parole usarle per chi deve lavorare per me. Le uso anche per chi è entrato in panchina e per chi non è neanche entrato. La gioia di un gruppo deve essere anche quella di chi non gioca ed è contento per chi ha giocato e vinto. La cosa più importante, più della vittoria, è che noi stiamo apprezzando il loro attaccamento alla maglia, il loro spirito, il loro impegno per quello che fanno. E' una cosa che noi dobbiamo saper far riconoscere a questi ragazzi qui. Il risultato ne è una conseguenza"
COMUNITA' FRANCESE - "Noi siamo un popolo di pionieri che ha radici e comunità in tutte le parti del mondo. Abbiamo un abbraccio ovunque da chi è immigrato. Questo ci deve rendere ancora più responsabili e più forti. Sapere che San Siro sarà pieno, sapere che l'altra sera abbiamo battuto gli ascolti di un fuoriclasse come Sinner, che la gente è tornata a seguirci.
LA GARA - "Alla Francia verrà facile tentare di vincere la classifica. A noi invece qualche riflessione può venire e questo non deve accadere. Il pareggio può venire fuori solo perché non sono arrivata una vittoria delle due squadre e non perché ci si accontenta".
JOGA BONITO - "I video di solidarietà e le foto per me sono normali, posso farlo per giorni interi, spero sempre che vada meglio e facciano vedere forza e reazione alle difficoltà. Ci piacerebbe andare a prendere qualcosa di quella fase di possesso dei brasiliani quando hanno la palla. In qualche cosa siamo sulla squadra buona, poi andremo a vedere altri dvd".
CAMBI - "Ieri li ho visti solo in palestra, facendo corsette e cyclette. Nel nostro campionato ci son tante partite, tanti affaticamenti, ma l'affaticamento è spesso più mentale che muscolare. Hanno dei muscoli che sono delle macchine. Quando fanno delle buone prestazioni l'affaticamento viene smaltito meglio. Fateci caso, che le squadre con più infortuni sono sempre quelle con più ruggini, più tensioni, più critiche per i risultati. La conclusione è che oggi vedremo un allenamento dove le gambe andranno forte".
KEAN - "Potrebbe essere della partita, è in grandissima condizione, è bravo ad attaccare la profondità, ma anche prendere palla addosso e fare la boa aspettando il calciatore che va a a sostegno. A me era sembrato di poterlo mettere nel gruppo di quelli subentrati bene, ma mi dite che non è così e va bene. Quello a cui dire qualcosa si deve trovare..."
IL SINNER DELLA NAZIONALE - "Un calciatore che va oltre questa normalità di palleggio e ricerca di gioco. A ma Maldini mi dà la sensazione che ha la sostanza per poter creare qualcosa di super facile e di super esclusivo".
COME DIMENTICARE LA SVIZZERA? - "A me quella sconfitta non me la fa dimenticare niente, neanche la qualificazione al Mondiale. Per certi versi portartela dietro fa bene. Rimane lì, bisogna ricordarsi che se non fai le cose per bene la sassata è dietro l'angolo".
CAMBIARE POCO - "L'idea è di mantenere il telaio della partita precedente".
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