Spalletti: 'Con l'Eintracht cuore, cervello e culo. Assenza tifosi? Troppa ironia sul Napoli'
IL SEGRETO DEL NAPOLI - "Il segreto è di Pulcinella, nel senso che per fare grandi squadre ci vogliono grandi calciatori e il Napoli è stato bravo a costruire una squadra di grandi calciatori. Poi ci vogliono delle qualità come l'umiltà, la disponibilità di volersi mettere a disposizione. Voler diventare un gruppo, l'addizione di undici calciatori. Poi si sceglie un disegno da un punto di vista di squadra e se accettano che sia quello giusto si inizia. Se questo dà soddisfazione e riempie il cuore di un pubblico come quello napoletano diventa tutto più facile perché ti rimbalzano addosso tutto l'affetto, l'amore".
LA RESPONSABILITÀ - "Siamo di fronte a una grande sfida perché può essere paragonata alla prima finale della nostra stagione. Può determinare molto per la squadra, per il club, si andrebbe a far parte della storia di questa società. Non penso diventi una pressione per la squadra, l'abbiamo visto diverse volte in stagione. È successo che dopo aver fatto risultato, in quella successiva non ci siamo fatti travolgere dal vortice. Sono tranquillo della forza dei calciatori che riproporranno la qualità che ci hanno sempre fatto vedere. Naturalmente, trattandosi quasi di una finale, voglio un atteggiamnto di squadra affamata che vuole fare risultato. Ci sono storie che vanno vissute e storie in cui bisogna portare il risultato a casa".
ATTEGGIAMENTO - "Giocare alla pari con le big d'Europa? Penso che la mia squadra, per quello che mi fa vedere tutti i giorni, non abbassa mai lo sguardo. Però c'è da rifare dall'inizio le solite cose, non si addiziona da quanto fatto prima. In questo caso qui non abbiamo da pensare alla Champions League in generale, dobbiamo passare il turno domani sera. L'Eintracht ha passato un girone con squadre fortissime, tra Tottenham, Lione e Sporting. L'anno scorso ha vinto a Barcellona. Abbiamo totale rispetto per la loro qualità e per il lavoro di Glasner. Sappiamo sarà una partita durissima e difficilissima. Pensare ai turni successivi sarebbe da presuntuosi e non è il nostro modo di ragionare".
ASSENZA TIFOSI TEDESCHI - "Questa è una conseguenza di quanto accaduto all'andata. Ci sono state situazioni spiacevoli all'andata e quando c'è qualcosa che riguarda l'ordine pubblico ci sono professionisti che lavorano, tra cui Osservatorio, politica e non posso entrare nel merito. Se credono possa succedere qualcosa è giusto intervenire. Bisogna fidarsi degli organi addetti e se prendono decisioni bisogna adeguarsi. Questo non dipende dal nostro club. Su questo è stato ironizzato un po' e non va bene, perché non dipende da noi".
I TIFOSI - "Io non vado a fare calcoli, dal mio punto di vista è sbagliato perché poi cambierebbe il tipo di calcio da voler fare. Vogliamo offrire un calcio bello da vedere per un pubblico esigente come quello napoletano, che ha visto il più forte di tutti giocare. Ingannare loro diventa difficile. Abbiamo parlato all'inizio di riportare il pubblico allo stadio e in quel ragionamento c'era una qualità di gioco da offrirgli, uno spettacolo. Una maglia da titolare? È già assegnata, è quella del nostro pubblico".
"Nessun rischio di sottovalutare l'Eintracht nonostante le assenze. Sappiamo il lavoro che c'è dietro la squadra di Glasner. L'anno scorso, anche senza Kolo Muani è arrivata la vittoria in Europa League e non si corre il rischio di essere sotto livello dal punto di vista di attenzione e concentrazione. Vogliamo fare la storia del Napoli e la nostra città è abitua a grandissimi storie. Noi abbiamo l'ambizione di diventare una grandissima storia e grandissimi personaggi. Per cuoi non sottovaluteremo nulla, la qualificazione è ancora al 50%. non un punto in più, non uno in meno. C'è da rifare la partita magnifica dell'andata, per poi vedere di vincerla perché va anche vinta".
CUORE O CERVELLO? - "Cuore, cervello e anche un po' di culo".
PERICOLO DI DOMANI - "L'insidia principale sta proprio nel valore dell'avversario. A Francoforte abbiamo fatto una partita straordinaria e va ripetuta la prestazione. Noi dovremo essere bravi a sapere che avremo davanti una squadra degna di queste sfide".
ATTEGGIAMENTO DELL'EINTRACHT - "Non so cosa proporranno, sono strategie che spettano a Glasner. Ma so che faranno qualcosa di diverso perché il risultato della partita dell'andata li obbligherà a fare cose differenti. Per recuperare il risultato utilizzeranno una tattica di pressione maggiore. Anche se la loro caratteristica migliore è l'attacco in ripartenza, agli spazi in campo aperto. Dovremo essere umili da saper valutare ciò che metteranno davanti. Noi saremo pronti a fronteggiare tutto ciò che metteranno".
GLI INFORTUNATI - "Eravamo tutti entusiasti di portare Raspadori in panchina ma dagli esami abbiamo capito che ci dobbiamo prendere qualche altro giorno per farlo guarire per bene. Kim, Lozano e Meret a completa disposizione, possono essere scelti per giocare titolari. Stamani dentro l'allenamento si sentiva già la voglia di esserci, si percepiva già lo stadio pieno di domani sera".