Allegri si dice tranquillo. E Adriano Galliani lo appoggia incondizionatamente. Ma se il Milan dovesse concludere la stagione con un solo, misero titolo in bacheca (la Supercoppa italiana), il futuro del Conte Max sarebbe davvero in bilico. Soprattutto perché il patron Berlusconi non è soddisfatto del modo in cui gioca la sua squadra. E se anche i risultati fossero deludenti...

Ma chi potrebbe ereditare la panchina del livornese? Non ci sono nomi concreti. Solo ombre, spettri che aleggiano sulla testa del povero Allegri. In casa Milan è sempre piaciuto Luciano Spalletti, vicino al bis in Russia con il suo Zenit. L'ex tecnico della Roma è apprezzato soprattutto per la sua idea di calcio. E dopo due anni lontani dall'Italia potrebbe desiderare un ritorno in patria. Il Milan poi sarebbe un grande ritorno. L'ipotesi in estate potrebbe prendere corpo.

Il nome più facile da fare è quello di Fabio Capello. Già una volta la minestra riscaldata non ha funzionato (stagione '97-'98). Ma i rapporti con Berlusconi sono sempre ottimi. E se il presidente non dovesse trovare un nome di suo gradimento, potrebbe puntare sull'usato sicuro. Capello spera in una chiamata da qualche squadra straniera, ma se dovesse rimanere a spasso, il Milan sarebbe un posto di lavoro difficilmente rifiutabile.

Ma il grande sogno di Silvio Berlusconi si chiama Pep Guardiola. I 10 minuti di chiacchierata a San Siro dopo l'andata dei quarti di finale di Champions potrebbero essere stati il primo approccio informale. Guardiola non è ancora sicuro di restare sulla panchina del Barcellona. Forse ha bisogno di nuovi stimoli. Un Barça vincente di nuovo in Europa e nella Liga potrebbe convincere il tecnico dei catalani a cambiare aria. Pep conosce già l'Italia e le sue logiche. Si adatterebbe più in fretta che altrove. Sarebbe una scelta coraggiosa, lasciare la Spagna, ma il Milan sarebbe un'alternativa meno rischiosa di altre. E intanto Allegri fa gli scongiuri...