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    Spal, le pagelle di CM: non bastano un super Cionek e un ritrovato Viviani

    Spal, le pagelle di CM: non bastano un super Cionek e un ritrovato Viviani

    • Leonardo Valente
    Spal-Atalanta 1-1

    Meret 6,5: risponde presente ogni qualvolta viene chiamato in causa, devia anche il rigore ma non basta ad evitare il pareggio

    Cionek 7,5: il migliore in campo condisce la sua partita perfetta con un colpo di testa che sblocca la gara

    Salamon 6,5: parte con qualche indecisione palla al piede, cresce minuto dopo minuto e chiude la gara molto bene

    Felipe 6: bene la prima frazione quando deve tenere Petagna, nella ripresa riesce a badare a Gomez con fatica

    Lazzari 6,5: solita prestazione esaltante dell'esterno biancoazzurro, peccato che non sia riuscito a concretizzare quanto di buono creato

    Kurtic 6: l'ex più atteso si sblocca psicologicamente nella ripresa, deve continuare a memorizzare lo scacchiere tattico per dare un contributo maggiore

    Viviani 7: torna in regia per l'assenza di Schiattarella e mostra di essere pronto per giocarsi il posto. Mette in pensiero due volte Berisha nel primo tempo e trova una clamorosa traversa nella ripresa. Suo l'assist del vantaggio

    (76' Everton Luiz 5,5: entra con la solita fisicità e regala una punizione nel finale per troppa aggressività)

    Grassi 6: nello stretto mostra tutte le sue doti tecniche, ma sulle palle alte non è mai vincente e quando lo è non trova mai il compagno

    Costa 5: pesa come un macigno la mano sulla spalla di Gomez che vale il rigore del pareggio avversario, per il resto grande sacrificio sull'out di destra

    Antenucci 6,5: il capitano non molla mai, protegge ogni pallone, aiuta la difesa, ma non riesce a mettere il sigillo sulla partita

    Paloschi 6: giocare spalle alla porta per novanta minuti non è semplice, ma lui si sacrifica. Peccato che non sia mai stato servito al momento giusto

    (dal 90' Floccari sv)


    All. Semplici 7: nonostante le assenza prepara molto bene la difficile gara contro il Gasp. Poteva portarla a casa, ma il dodicesimo rigore contro la sua squadra lo condanna all'ennesimo pareggio

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