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Spagna-Turchia, brillano Morata e Iniesta: l'analisi tattica
La Turchia si schiera con un 4-5-1in cui Gomul, Topal, Balta e Erkin formano la linea difensiva, Colhanoglu, Tufan, Inan, Ozyakup e Turan giocano a centrocampo, ed Yilmaz fa il centravanti. Nelle rare ripartenze Colhanoglu e Turan si alzano, per uno schema che diventa un 4-3-3.
La partita è comunque una passerella della Spagna, che mette in mostra un gioco palla a terra, ed una raffinatezza tecnica, che diventano un vero piacere per gli esteti del calcio. Meravigliose le trame di D.Silva, Iniesta e Fabregas, che si alternano nelle giocate e nei ruoli. Morata è il centravanti forse più invidiato dell’Europeo, per la facilità con cui riceve rifornimenti. Risulta comunque all’altezza della situazione, realizzando una grande doppietta. Jordi Alba spinge molto sulla fascia di competenza, Nolito sorprende per personalità ed efficacia, firmando un goal ed un assist. Molto bene Busquets in regia.
Il primo tempo vede due occasioni nate dalle incursioni di Alba nei primi dieci minuti, ed in generale l’ottimo possesso campioni in carica. La Turchia alleggerisce raramente, da annotare due conclusioni di Colhanoglu al 23’ ed al 26’. Dopodiché è un monologo della Spagna, che dopo svariati tentativi arriva al goal dopo una bella discesa di Alba, che invita Nolito al cross. Morata realizza con una spizzicata che si infila nell’angolo alto, alla sinistra del portiere. Nella circostanza e Topal a farsi trovare troppo avanzato, e restare così tagliato fuori dalla traiettoria della palla. La Spagna raddoppia subito dopo, con Nolito, abilissimo ad approfittare di un altro errore di Topal, che non riesce a respingere un passaggio in profondità di Fabregas. Il primo tempo si chiede con la Spagna padrona del campo.
Il secondo tempo inizia subito con il tre a zero della Spagna, che arriva al goal dopo una bella giocata in profondità di Iniesta per Alba, che taglia in area e serve a Morata la palla per il più facile dei goal. Tre a zero e partita in cassaforte.
C’è da annotare che la Turchia nella ripresa tenta di giocare più alta, con l’inserimento di Sahin per Colhanoglu, e lo spostamento di Ozyakup, che si posiziona insieme con Turan a ridosso di Yilmaz. Lo schieramento disegnato da Terim diviene quindi un 4-3-2-1. In questo modo la Turchia riesce a creare più situazioni pericolose, con Ylmaz che si muove bene, ed al 51’ va anche vicino al goal. Al 63’ entra Bruno Soriano per D.Silva, e va a posizionarsi al fianco di Busquets. Al 68’ entra Koke ed esce Fabregas. Per la Turchia entra Malli per Inan, e la squadra di Terim finisce la gara con Turan a centrocampo, Erkin e Malli che spingono sulla sinistra, Sahan e Gonul che spingono sulla destra. Dignitoso il finale dei Turchi, che approfittano del fatto che la Spagna ha tolto il piede dall’acceleratore.
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