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    Sozza: "L'arbitro giovane può avere paura del Var"

    Sozza: "L'arbitro giovane può avere paura del Var"

    Tra gli arbitri italiani Simone Sozza è considerato da molti uno dei migliori. Ieri il fischietto classe '97 era presente all'evento della consegna del Premio Maurizio Maestrelli parlando così a margine della serata: "L'uniformità di giudizio è un concetto difficile, noi arbitri siamo un gruppo di persone, di uomini che cercano di prendere decisioni giuste. Non è mai facile uniformarsi". L'arbitro scende anche nel dettaglio: "Sappiamo che storicamente l'interpretazione del fallo di mano è una delle più difficili, però abbiamo delle linee guida e dei criteri da seguire".

    LA PRESSIONE SUGLI ARBITRI - "La pressione la sentiamo, è normale. Ed è giusto che ci sia - continua Sozza - Affrontiamo partite importanti, la pressione fa parte del nostro mestiere. Siamo giovani ma non tanto quanto i calciatori, ci prepariamo a livello atletico".

    IL VAR - "Può capitare che un arbitro giovane, come poteva essere il mio caso nelle prime partite, abbia 'paura' del Var. Che ci chiamasse per correggerci un eventuale errore: siamo stati il primo Paese a introdurlo, oggi penso che non sia possibile vedere una partita senza aspettarsi un controllo del Var su un rigore".

    I GIOCATORI - "Stanno lavorando tanto anche loro per approfondire il regolamento, sotto questo punto di vista c'è stato un netto cambio di cultura".

    BUONA FEDE - "Mi ferisce sapere che c'è chi non crede alla buonafede di noi arbitri. Abbiamo una credibilità strutturata, siamo professionisti appassionati di calcio e vogliamo vedere le partite in modo corretto". 

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