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Soulé: 'Salvo il Frosinone e torno alla Juventus! Spalletti mi ha capito, ecco com'è andata con l'Arabia'
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"Quando un po' a sorpresa mi è arrivata questa proposta all'Al-Ittihad ne ho subito parlato con la mia famiglia, ma già nella mia testa sapevo bene cosa fare: rimanere per salvare il Frosinone".
FUTURO - "Prima di tutto devo tornare alla Juve, poi si vedrà anche in base a loro. L'estate scorsa? Prima di decidere avevo guardato l'andata vittoriosa con l'Atalanta. Ho visto subito che il modo di giocare poteva essere adatto a me. Poi Enzo (Barrenechea) mi ha convinto, raccontandomi di questo fantastico ambiente: i ragazzi, lo staff, la città..."
IL 'CLIC' SCATTATO ALLA JUVE - "Fase difensiva? A Frosinone sono migliorato tanto in questo, anche grazie al gruppo che si è creato fin dal primo giorno: la città è piccola, ci aiuta a stare tanto insieme. Ma quel "clic" mi è scattato alla Juve, prima non mi veniva naturale abbassarmi a difendere".
LIBERTA' IN CAMPO - "Di Francesco mi lascia libero in campo, Come avete visto, proviamo sempre a giocare contro chiunque come mi aveva detto al telefono prima di venire, anche per questo ho accettato".
SU ALLEGRI - "Mi ha insegnato tanto. A occupare gli spazi, a fare più ruoli. Con lui ho giocato anche da quinto, da mezzala, sottopunta o largo a destra nel 4-3-3. E mi ha aiutato molto in fase difensiva".
LA FAMIGLIA - "Pur di farmi allenare mi hanno portato ovunque, in pullman, in bicicletta...Anche mio fratello maggiore."
IL NO A SPALLETTI - "Ne abbiamo parlato di persona quando è venuto a Frosinone. Ero nervoso, sa, alla mia età non sono cose di tutti i giorni. E lui ha capito, è stato veramente bravo".
IDOLI - "Messi non si tocca...Da piccolo mi piaceva El Kun Auguero. Poi Hazard quando era al Chelsea".
MOMENTI MIGLIORI DELLA CARRIERA - "Il passaggio alla Juve e il primo gol col Frosinone".
SOGNI FUTURI - "Ora come ora, salvare il Frosinone, vincere la Champions e poi il Mondiale"