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Soulé in versione Dybala a Frosinone: strategie e prospettive della Juve sui giocatori in prestito
Il primo gol con la sua nuova maglia e una serie di giocate di classe che hanno infiammato il pubblico dello “Stirpe” e spento i sogni della Fiorentina di issarsi ancora più in alto in classifica. Matias Soulé è uno dei giovani talenti che si stanno mettendo maggiormente in evidenza in questo primo scorcio di stagione e a compiacersene è pure la Juventus, che ha ceduto l’argentino in prestito fino a giugno 2024 con l’obiettivo di accelerarne una crescita che non avrebbe avuto agli ordini di Allegri per eccessiva concorrenza. Soulé è soltanto uno degli esempi dei calciatori piazzati in giro per l’Italia a titolo temporaneo con l’obiettivo di valorizzarli in prospettiva futura.
LA JOYA DI FROSINONE - L’occasione per vederli all’opera in un contesto in cui possano crescere con maggiore tranquillità e minore pressione per poi fare un bilancio al termine di questo campionato: per qualcuno di loro potrebbero pure riaprirsi le porte della Continassa, nell’ottica di una politica di ringiovanimento della rosa e di alleggerimento dei costi - compatibilmente con una ritrovata competitività tecnica - mentre per qualcun altro una buona stagione può significare anche una chance per la Juve di passare all’incasso e vedere giustificato l’investimento fatto al suo tempo. Per Matias Soulé il club bianconero mise sul piatto una cifra di poco superiore ai 2 milioni di euro nel gennaio 2020: nella stellina di proprietà del Velez il ragazzo mostrava colpi “alla Dybala” per quel mancino educato abbinato ad una struttura fisica però ben diversa da quella della Joya. Il percorso alternato tra prima squadra, Primavera e Juve Next Gen gli ha consentito di farsi trovare pronto all’impatto con una realtà ben diversa come quella di una squadra di provincia con l’obiettivo di salvarsi: agli ordini di Di Francesco, allenatore che pratica un calcio propositivo e che punta volentieri sui giovani, potrebbe aver trovato la dimensione giusta per fare il prossimo step. Poteva finire al Sassuolo nell’ambito dell’operazione Berardi, poi sfumata, ma è a Frosinone che può iniziare per davvero la carriera del campioncino di Mar de la Plata.
BARRENECHEA E KAIO JORGE - Ok Soulé, ma gli altri? Gli ottimi rapporti tra il ds ciociaro Angelozzi e l’area tecnica juventina hanno portato a Frosinone pure Enzo Barrenechea e Kaio Jorge. Il primo - che ha collezionato a 22 anni già 52 partite a livello professionistico tra Serie A e Serie C - si sta imponendo a sua volta come un titolare pressoché fisso nel centrocampo dei giallo-azzurri: tolto il debutto in campionato, quando nel ko col Napoli entrò nel finale, l’argentino ha collezionato oltre 400 minuti in questa primissima parte di stagione. Acquistato per quasi 5 milioni di euro dal Newell’s Old Boys, affronta questo campionato con lo spirito di dimostrarsi calciatore di Serie A per una nuova opportunità alla Juve. Con o senza Allegri al timone. Missione ad oggi decisamente più complicata per il brasiliano Kaio Jorge, anche lui ceduto al Frosinone in prestito per una stagione dopo un gravissimo infortunio al ginocchio. In questo caso, il primo obiettivo del ragazzo è ritrovare quelle sensazioni sul campo che mancano ormai da diverso tempo: il suo contratto con la Juve è ancora lungo - scadenza giugno 2026 - ma il fatto di averlo ingaggiato a costo zero (commissioni escluse) lo rende appetibile nell’ottica di una cessione al termine di questa stagione.
DE WINTER E GONZALEZ - Se per Marley Aké - ancora a secco di minuti all’Udinese - e Gianluca Frabotta, in cerca di rilancio con la maglia del Bari (due presenze e 120’ in Serie B), la speranza è di vivere una stagione di rilancio per guadagnarsi una chiamata a titolo definitivo, sulle due sponde di Genova ci sono due giovani talenti che possono rappresentare il futuro di una nuova Juve, più virtuosa, più attenta ai conti ma capace di riportare a casa quei risultati che mancano ormai dal 2020, anno dell’ultimo scudetto. Koni de Winter arriva da una stagione all’Empoli nella quale ha mostrato il suo grande potenziale e sta provando a confermarsi coi colori del Genoa di Gilardino in quella appena iniziata: 3 apparizioni in campionato sin qui e una duttilità (centrale difensivo ma anche esterno basso all’occorrenza) che può aprirgli scenari importanti. In caso di salvezza, nell’estate 2024 il Grifone dovrà esercitare l’obbligo di riscatto fissato a 8 milioni di euro (più 2 di bonus), eventualità che consentirebbe al club bianconero di mettere a bilancio un’importante plusvalenza, nella peggiore delle ipotesi. Senza escludere a priori che, in caso di stagione altamente positiva in rossoblù, la stessa Juve possa riservarsi l’opportunità di riacquistarne il cartellino. Discorso prematuro oggi per Facundo Gonzalez, tra i grandi protagonisti della vittoria dell’ultimo Mondiale Under 20 da parte dell’Uruguay ai danni dell’Italia. La complicata situazione della Samp non ha spinto Pirlo a spedire in campo un ragazzo pieno di talento ma ancora acerbo e soprattutto da preservare in un momento in cui le pressioni stanno aumentando in una piazza tanto importante. Per lui la Juve ha investito 2 milioni di euro la scorsa estate, soffiandolo a concorrenti importanti come il Milan, e a gennaio sarà chiaramente tempo di fare i primi bilanci e comprendere se la permanenza in blucerchiato rappresenti ancora la soluzione migliore per favorirne la crescita.
Soulé e i suoi fratelli: la Juve programma il proprio futuro anche attraverso i prestiti.
LA JOYA DI FROSINONE - L’occasione per vederli all’opera in un contesto in cui possano crescere con maggiore tranquillità e minore pressione per poi fare un bilancio al termine di questo campionato: per qualcuno di loro potrebbero pure riaprirsi le porte della Continassa, nell’ottica di una politica di ringiovanimento della rosa e di alleggerimento dei costi - compatibilmente con una ritrovata competitività tecnica - mentre per qualcun altro una buona stagione può significare anche una chance per la Juve di passare all’incasso e vedere giustificato l’investimento fatto al suo tempo. Per Matias Soulé il club bianconero mise sul piatto una cifra di poco superiore ai 2 milioni di euro nel gennaio 2020: nella stellina di proprietà del Velez il ragazzo mostrava colpi “alla Dybala” per quel mancino educato abbinato ad una struttura fisica però ben diversa da quella della Joya. Il percorso alternato tra prima squadra, Primavera e Juve Next Gen gli ha consentito di farsi trovare pronto all’impatto con una realtà ben diversa come quella di una squadra di provincia con l’obiettivo di salvarsi: agli ordini di Di Francesco, allenatore che pratica un calcio propositivo e che punta volentieri sui giovani, potrebbe aver trovato la dimensione giusta per fare il prossimo step. Poteva finire al Sassuolo nell’ambito dell’operazione Berardi, poi sfumata, ma è a Frosinone che può iniziare per davvero la carriera del campioncino di Mar de la Plata.
BARRENECHEA E KAIO JORGE - Ok Soulé, ma gli altri? Gli ottimi rapporti tra il ds ciociaro Angelozzi e l’area tecnica juventina hanno portato a Frosinone pure Enzo Barrenechea e Kaio Jorge. Il primo - che ha collezionato a 22 anni già 52 partite a livello professionistico tra Serie A e Serie C - si sta imponendo a sua volta come un titolare pressoché fisso nel centrocampo dei giallo-azzurri: tolto il debutto in campionato, quando nel ko col Napoli entrò nel finale, l’argentino ha collezionato oltre 400 minuti in questa primissima parte di stagione. Acquistato per quasi 5 milioni di euro dal Newell’s Old Boys, affronta questo campionato con lo spirito di dimostrarsi calciatore di Serie A per una nuova opportunità alla Juve. Con o senza Allegri al timone. Missione ad oggi decisamente più complicata per il brasiliano Kaio Jorge, anche lui ceduto al Frosinone in prestito per una stagione dopo un gravissimo infortunio al ginocchio. In questo caso, il primo obiettivo del ragazzo è ritrovare quelle sensazioni sul campo che mancano ormai da diverso tempo: il suo contratto con la Juve è ancora lungo - scadenza giugno 2026 - ma il fatto di averlo ingaggiato a costo zero (commissioni escluse) lo rende appetibile nell’ottica di una cessione al termine di questa stagione.
DE WINTER E GONZALEZ - Se per Marley Aké - ancora a secco di minuti all’Udinese - e Gianluca Frabotta, in cerca di rilancio con la maglia del Bari (due presenze e 120’ in Serie B), la speranza è di vivere una stagione di rilancio per guadagnarsi una chiamata a titolo definitivo, sulle due sponde di Genova ci sono due giovani talenti che possono rappresentare il futuro di una nuova Juve, più virtuosa, più attenta ai conti ma capace di riportare a casa quei risultati che mancano ormai dal 2020, anno dell’ultimo scudetto. Koni de Winter arriva da una stagione all’Empoli nella quale ha mostrato il suo grande potenziale e sta provando a confermarsi coi colori del Genoa di Gilardino in quella appena iniziata: 3 apparizioni in campionato sin qui e una duttilità (centrale difensivo ma anche esterno basso all’occorrenza) che può aprirgli scenari importanti. In caso di salvezza, nell’estate 2024 il Grifone dovrà esercitare l’obbligo di riscatto fissato a 8 milioni di euro (più 2 di bonus), eventualità che consentirebbe al club bianconero di mettere a bilancio un’importante plusvalenza, nella peggiore delle ipotesi. Senza escludere a priori che, in caso di stagione altamente positiva in rossoblù, la stessa Juve possa riservarsi l’opportunità di riacquistarne il cartellino. Discorso prematuro oggi per Facundo Gonzalez, tra i grandi protagonisti della vittoria dell’ultimo Mondiale Under 20 da parte dell’Uruguay ai danni dell’Italia. La complicata situazione della Samp non ha spinto Pirlo a spedire in campo un ragazzo pieno di talento ma ancora acerbo e soprattutto da preservare in un momento in cui le pressioni stanno aumentando in una piazza tanto importante. Per lui la Juve ha investito 2 milioni di euro la scorsa estate, soffiandolo a concorrenti importanti come il Milan, e a gennaio sarà chiaramente tempo di fare i primi bilanci e comprendere se la permanenza in blucerchiato rappresenti ancora la soluzione migliore per favorirne la crescita.
Soulé e i suoi fratelli: la Juve programma il proprio futuro anche attraverso i prestiti.