Sos arbitri. Chiesa a CM: 'Bonucci-Jonathas, tre errori. Milan, manca un rigore'
Consueto appuntamento settimanale con Massimo Chiesa, ex arbitro internazionale e attuale opinionista di Telenova. Ai microfoni di Calciomercato.com, Chiesa valuta i principali episodi da moviola della Serie A e fa un'analisi delle tematiche arbitrali e regolamentari più scottanti a livello nazionale e internazionale.
Partiamo da Chievo-Genoa (arbitro Doveri). Papp, con le mani alte, intercetta un pallone destinato a Borriello: rigore?
"Rigore netto e ammonizione per il giocatore del Chievo".
Palermo-Inter (arbitro Orsato). Era da rigore l'intervento di Barreto su Alvarez?
"No, non mi è sembrato rigore".
Parma-Lazio (arbitro Calvarese). Annullati due gol, uno ai crociati (Paletta) e uno ai biancocelesti (Kozak). Decisioni giuste?
"Decisione corretta in entrambe le situazioni. Più evidente il fuorigioco di Paletta, meno quello di Kozak, ma erano entrambi in off-side".
Torino-Juventus (arbitro Bergonzi). Al 26', Chiellini trattiene in area Glik, l'arbitro non fischia: era rigore?
"Una trattenuta veniale, come se ne vedono tante. Niente di che".
All'82', Bonucci strattona Jonathas in area: i granata chiedono il rigore, ma il giocatore del Torino è in fuorigioco...
"Iniziamo col dire che la posizione di Jonathas era irregolare, il granata era in fuorigioco. Però, se l'assistente non lo vede e non lo segnala, allora poi l'intervento di Bonucci è nettamente da rigore. E da espulsione, visto che si trattava di una chiara occasione da gol. In definitiva, in una sola azione ci sono tre errori dell'arbitro".
Nel finale, espulso Glik per doppia ammonizione: il secondo giallo è per una sbracciata su Quagliarella.
"L'espulsione ci sta tutta. Ed è emblematica della differenza tecnica fra le due squadre: c'è chi segna tre gol in due derby, come Marchisio, e chi rimedia due espulsioni in due stracittadine, come Glik".
I bianconeri chiedono anche l'espulsione di Birsa, per un contatto con Peluso.
"Quello di Birsa non mi è sembrato un intervento intenzionale. Mi è sembrato un impatto fortuito".
Milan-Catania (arbitro Massa). Al 2', i rossoneri chiedono un penalty per un mani di Legrottaglie.
"Rigore netto e ammonizione. Il fatto che la palla venga prima deviata da Marchese non cambia le cose, perché le braccia di Legrottaglie sono aperte come un passaggio a livello, occupano spazio".
Sul gol del 3-2 per il Milan, gli etnei protestano per l'intervento di Boateng su Gomez, che da il la all'azione rossonera.
"Il Catania ha ragione: era fallo. Massa sbaglia a non fischiare: ha voluto arbitrare all'inglese, lasciando correre, ma in Inghilterra i falli li fischiano. Se il Milan doveva fermarsi con Gomez a terra? No, è l'arbitro che deve fermare il gioco. E avrebbe dovuto fischiare perché c'era un fallo".
Infine, durante il recupero, contatto Izco-Balotelli e rigore per il Milan. C'era?
"Balotelli non aspettava altro, ma il contatto c'è: il gicatore del Catania gli prende il piede nettamente. Sento dire, poi, che il rigore andava ripetuto a causa della rincorsa di Balotelli. Ma non è così: l'attaccante del Milan mantiene l'inerzia della rincorsa. Il rigore va ripetuto se chi lo batte si ferma, interrompendo la rincorsa. Ma non è il caso di Balotelli: lui non interrompe la rincorsa, c'è continuità".