Sorrentino: 'Ho temuto per Iachini, fondamentale il ritiro'
Il portiere del Palermo Stefano Sorrentino ha concesso un'intervista al Giornale di Sicilia: "Il fattore Sorrentino esiste? I numeri sono sempre importanti, ma fino ad un certo punto. A livello personale fa piacere, anche perché spesso i meriti di un portiere passano in secondo piano. Ma come ho detto più volte quello che conta è la squadra. La nostra vera forza sono giocatori che magari stanno trovando poco spazio, come Ujkani, Terzi, Vitiello, Milanovic. Gente che si allena sapendo che difficilmente giocando la domenica. In questo momento, nel Palermo, campioni non ce ne sono, sicuramente molti lo diventeranno crescendo a livello individuale e giocando in nazionale. Molto probabilmente abbiamo toccato il fondo contro l'Empoli. Lì abbiamo capito che non potevamo essere quel tipo di squadra. Il ritiro ci ha ricompattato, ci siamo stretti attorno all'allenatore, che per fortuna è stato riconfermato e da lì sono iniziati a venire i risultati. Se ho temuto per l'esonero di Iachini? Sinceramente sì. Dopo Empoli sicuramente. Io ero molto dispiaciuto, sappiamo come va il calcio dove il primo a pagare è sempre l'allenatore. Dopo una brutta sconfitta e diversi ko di fila, ci poteva stare un esonero. Per fortuna non è stato così, e noi siamo ben contenti di questo. Europa? No, noi non ne parliamo e sappiamo che dobbiamo arrivare alla salvezza il prima possibile. Sicuramente ci salveremo, certo. Una volta che abbiamo 40 punti, se mancheranno tante partite alla fine del campionato proveremo a giocarci le nostre chance, magari puntando a qualcosa di più. Ma per ora nello spogliatoio si parla solo di salvezza: noi facciamo il conto alla rovescia, siamo a meno 27".