Sorrentino, altra magia:| Salutate mister 11 metri
Sei volte Sorrentino, sei volte «no» agli specialisti del dischetto: con la prodezza di Cesena- che domenica ha permesso ai gialloblù di pareggiare la partita- il portiere del Chievo ingrossa la lista delle sue vittime e allunga il passo nella classifica storica dei numero uno «pararigori» della Diga in Serie A.
Il «ragno» di Di Carlo, in realtà, aveva agganciato la vetta della speciale graduatoria già il 25 aprile 2010, quando ipnotizzò Vargas al «Franchi» impedendo alla Fiorentina di passare in vantaggio. Quello era il quinto penalty parato da Sorrentino nella sua parentesi gialloblù, esattamente come Luca Marchegiani, fino a quel momento il più bravo- e solitario in vetta- nella storia gialloblù nella massima categoria.
DOLCE FIRENZE. La storia dei pararigori gialloblù in A comincia con Cristiano Lupatelli. La statistica ricorda che era lui a difendere i pali del Chievo il 26 agosto del 2001, a Firenze, quando Enrico Chiesa sprecò dal dischetto e i gialloblù conquistarono una vittoria memorabile. Per spedire fuori il tiro, però, non fu necessario il tuffo del portiere.
Trascorrono appena venti giorni e l'estremo difensore gialloblù si ripete all'Olimpico, avversaria la Lazio: non passa il destro di Crespo.
Del Piero sbaglierà ancora- tutto suo l'errore- al Bentegodi, soffocato dalla nebbia del 19 gennaio 2003.
CINQUINA MARCHEGIANI. Poi la scena è tutta per Luca Marchegiani, che il 21 dicembre 2003 sbarra la strada a Rapajc e conserva la preziosa vittoria del Chievo sull'Ancona. Marchegiani si ripeterà altre quattro volte, sempre nello stesso torneo, firmando quello che al momento è il primato di rigori parati in un unico campionato- cinque- e vantando anche il miglior rapporto rigori/parate. A maledirlo, in rigorosa sequenza cronologica, anche Lopez (Lazio), Doni (Sampdoria), Chiesa (Siena) e Milanetto (Modena). Passano due campionati e il testimone, tra i pali, passa ad Alberto «Jimmy»Fontana, il quale nella sua parentesi gialloblù firmerà due prodezze su tiri dagli undici metri: il primo schiaffo è per il... solito Chiesa- tre rigori e neanche un gol contro la squadra della Diga- e il secondo per il romanista Mancini.
Il 2009-'10 coincide con la stagione migliore del portiere della Diga, che chiuderà con un poker di prodigi serviti rispettivamente in faccia a Floccari (Genoa), Pizarro (Roma), Donati (Bari) e Vargas (Fiorentina). Pesantissimo soprattutto l'ultimo, improvvisato da Sorrentino nella giornata che sancì la salvezza gialloblù. La storia recente è quella del «Manuzzi»: Mutu spara alla destra di Sorrentino che gli risponde picche. Zittendo pure i tifosi gialloblù al seguito, che a quanto pare ancora non gli perdonano le frizioni estive col club di Campedelli, quando il Palermo faceva serrata corte proprio a Sorrentino.
Attenzione infine a un ultimo dato, che promuove invece Marchegiani: nessuno, in rapporto ai rigori tirati, ha avuto una media così felice, con il 62,5 per cento di parate (cinque sugli otto penalty calciati, praticamente fenomenale).
Sorrentino insegue con un discreto 24 per cento (sei parate su 25 rigori) davanti a Lupatelli (due su 14, a quota 14 per cento). Sembra quasi di sentirlo anche adesso, a muso duro, rivolto ai suoi tifosi: «E adesso fischiatemi pure...».