SOLO JUVE. Di Livio a CM: 'Anelka meglio di Lisandro. E Llorente segna'
Angelo Di Livio, classe 1966, è stato protagonista con la maglia della Juventus dal 1993 al 1999, vincendo tutto: tre Scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Champions League, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa europea. Ora collabora con Sky, ma la voglia di tornare sul campo è tanta, magari in uno staff tecnico, magari, un giorno, alla Juve. Ai microfoni di Calciomercato.com, Di Livio fa il punto sul momento bianconero: il mercato, la squadra, il ricordo di Gianni Agnelli, l'amicizia con Alex Del Piero.
Partiamo dal mercato. La Juventus è alla ricerca di un attaccante: fra i nomi che circolano, quale la entusiasma di più?
"La Juve è a posto in tutti i reparti, l'unica cosa che è mancata negli ultimi due anni è un grande finalizzatore. Vedere un grandissimo campione come Drogba nel nostro campionato mi piacerebbe molto, ma credo che sia davvero molto difficile arrivarci. In alternativa, fra Lisandro Lopez e Anelka preferirei il francese: anche lui mi entusiasma e ha delle caratteristiche che nessun altro attaccante in rosa alla Juve possiede".Intanto, per la prossima stagione, è già stato ufficializzato l'acquisto di Fernando Llorente. Cosa ne pensa?
"Non è un fuoriclasse, ma è un ottimo attaccante e i suoi gol li fa. Oltretutto, credo che sia stata un'ottima mossa da parte della società il fatto di averlo ufficializzato subito, in modo che possa fare da stimolo per chi è già in squadra".
Passiamo al campo. Dopo una brutta partita con la Sampdoria, la squadra di Antonio Conte si è ripresa: la vittoria sul Milan in Coppa Italia, l'1-1 di Parma, giocando bene, poi il 4-0 sull'Udinese e il pareggio con la Lazio, creando tante occasioni. Il momento difficile è passato?
"Credo di sì. L'unica prestazione negativa è stata quella con la Samp: in tutte le altre occasioni la Juve ha giocato e creato tante palle gol, un atteggiamento che fa davvero ben sperare per il prosieguo della stagione".E fra non molto arriva la Champions League. La sua Juve la vinse nel 1996, al primo tentativo, dopo tanti anni di assenza. C'è qualche analogia con questa Juve, che torna anch'essa nella massima competizione dopo qualche anno di assenza?
"Ci può essere lo stesso entusiasmo e voglia di stupire di chi si riaffaccia a un torneo così prestigioso, nel quale però poi contano molto anche l'esperienza e l'abitudine a giocare a certi livelli. Finora i bianconeri hanno fatto molto bene e credo che anche il Celtic, negli ottavi, sia un avversario superabile. Ma per la vittoria finale, al momento ci sono squadre più forti della Juventus".
Ieri è stato celebrato il decimo anniversario della scomparsa di Gianni Agnelli. Qual è il suo ricordo dell'Avvocato?
"E' emozionante ricordarlo. Mi tornano in mente le volte in cui veniva a trovarci nello spogliatoio. Mi ricordo le sue domande, la sua curiosità, e soprattutto il fatto che, dietro a ogni domanda, percepivi il fatto che lui comunque fosse a conoscenza di tutto. Sapeva tutto di noi e ti sorprendeva sempre, per i particolari di cui era a conoscenza".E il suo amico Alex Del Piero come va in Australia? Vi sentite spesso?
"Per telefono no, visto il fuso orario... Ma via sms sì, spesso. Lui sta benissimo, è già diventato un personaggio anche in Australia e sono convinto che abbia fatto la scelta di vita giusta, per lui, per i figli, per la famiglia".
E il futuro di Di Livio: quali sono i progetti?
"Se ci fosse la possibilità, il desiderio prima o poi sarebbe quello di tornare a lavorare sul campo, per risentire l'odore dell'erba, per rivivere certe emozioni. Se arrivasse una chiamata della Juventus? Alla Juve non si dice mai di no".