CHELSEA-TOTTENHAM – Nell’euforia di quel di Leicester - irriducibilmente mai domo, come dimostrò quel pareggio al 95’ siglato dal dischetto da Leonardo Ulloa con il West Ham al 34° turno - intanto gli Spurs, grazie alle reti di colui che sarà il capocannoniere del campionato, con 25 reti, Harry Kane, accorciarono fino a portarsi a –5 dalla vetta. Il contemporaneo pareggio casalingo contro il West Bromwich Albion unito al 4-0 del Leicester sullo Swansea portò il divario a 7 punti, con sole tre giornate di disputare. Ranieri aveva fissato ormai l’obiettivo, aveva portato l’asticella al massimo realizzabile: la vittoria della Premier League. Il primo match point arrivò il 1° maggio 2016 nel Theatre of Dreams, all’Old Trafford, contro il Manchester United. Martial portò in vantaggio i suoi, prima che il capitano Wes Morgan non fissò il risultato sull’1-1. Le Foxes difesero un pari che, comunque, avvicinava di un ulteriore piccolo passo verso la conquista di uno storico trionfo. Ma per incidere i propri nomi nella leggenda, c’era bisogno soltanto di un episodio: che il Tottenham, 24 ore dopo, non riuscisse a sconfiggere il Chelsea.
Il Leicester si riunì a casa Vardy, pronti ad assistere alla sfida che avrebbe potuto decidere le sorti di quella stagione. La prima frazione fu un dominio degli Spurs: prima il solito Kane, poi Heung-Min Son portarono le squadre al riposo sul risultato di 0-2. La speranza di festeggiare il titolo già quella sera sembrava scomparire, prima che una luce si accese all’improvviso. 58’, mischia in area risolta da Cahill. I Blues accorciano. La paura inizia a infondersi sui volti e nei pensieri dei giocatori del Tottenham, che dovevano a tutti i costi difendere quel successo per provare a lottare ancora per il titolo. Ma l’abbiamo detto, gli dèi del calcio avevano altro in programma: Hazard con un passaggio-tunnel serve Diego Costa che difende palla e chiude l’uno-due del belga. Tiro a giro di prima intenzione e palla nel sette. Il resto è storia: Chelsea-Tottenham 2-2, il Leicester era appena diventato campione d’Inghilterra. Ranieri aveva appena vinto il primo campionato della sua allora trentennale avventura da allenatore. In un King Power Stadium soldout, le interpretazioni di “Nessun dorma” e “Con te partirò” di Andrea Bocelli fecero da sottofondo alla festa delle Foxes, con capitan Wes Morgan che alzò al cielo la prima Premier League della storia del Leicester.