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    Snowden, cittadinanza russa in arrivo. Ma Putin non lo manderà al fronte

    Snowden, cittadinanza russa in arrivo. Ma Putin non lo manderà al fronte

    • Christian Deiuri
      Christian Deiuri
    Il presidente russo Vladimir Putin ha concesso la cittadinanza russa a Edward Snowden, l’ex informatico della NSA (l’agenzia per la sicurezza nazionale statunitense) che nel giugno 2013 rivelò le informazioni di numerosi programmi top secret di sorveglianza di massa da parte del governo americano e di quello britannico. 

    Snowden faceva parte della lista dei 75 cittadini nati all’estero indicati dal decreto, pubblicato su un sito ufficiale del governo, ai quali è stata concessa la cittadinanza della Federazione. 

    Dopo che nel 2013 il suo passaporto statunitense è stato invalidato dal Dipartimento di Stato, Snowden si era rifugiato prima ad Hong Kong per qualche settimana e poi in Russia, che gli concesse nel 2014 l’asilo politico temporaneo di 3 anni, che fu rinnovato nel 2017. Nel 2020 gli venne accordato il permesso di residenza permanente in Russia, anno in cui ha fatto anche richiesta per la cittadinanza. 

    Anche la moglie Lindsay Mills ha fatto richiesta della nazionalità russa, come dichiarato dal loro legale Anatoly Kucherena all’agenzia di stampa russa Ria Novosti. La figlia nata dalla relazione tra i due invece possiede già la cittadinanza russa in quanto nata sul suolo nazionale. 

    Nonostante le sue competenze di intelligence e warfare, Snowden non sarà eleggibile ad alcuna convocazione militare in seguito alla mobilitazione parziale delle truppe ordinata dal Cremlino per combattere nella guerra in Ucraina. Questo perché, come afferma l’avvocato Kucherena, le leggi russe stabiliscono che per essere soggetti alla convocazione militare si debba aver prestato servizio nell’esercito russo e avere esperienza o pratica nel servizio militare. E ovviamente Snowden non rientra in nessuna delle due casistiche, e quindi nonostante sia cittadino russo a tutti gli effetti non potrà essere arruolato. 

    Secondo quanto trapela dalla Casa Bianca però, la concessione della cittadinanza russa all’ex funzionario della NSA non cambia la situazione: parola del portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, che assicura come “la giustizia americana continuerà a perseguitare Snowden per aver diffuso informazioni classificate”. L’obiettivo del governo americano è quello di processare Snowden per violazione dell’Espionage Act del 1917 e per furto di proprietà del governo, ma per ottenere ciò l’ex informatico dovrebbe essere estradato negli Stati Uniti, opzione che appare più complicata dopo l’ottenimento dello status di cittadino russo a tutti gli effetti.

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