Simeone Jr: 'Ho detto sì al Genoa grazie a...mia zia!'
Simeone ha già avuto modo di giocare titolare nel derby con la Sampdoria. Un'atmosfera unica che lui, nel pur breve carriera, aveva già vissuto: "Ho già giocato il derby tra River e Boca - ha proseguito - e anche quello tra Banfield e Lanus, il clasico del sud di Buenos Aires. Quello di Genova è simile a quelli dell'Argentina. E' bellissimo vivere la settimana che lo precede, quando tutti i tifosi ti fermano per chiederti di vincerlo".
Dal Genoa, prima di lui, sono passati tantissimi bomber argentini, come Milito, Crespo e Palacio. Inevitabile quindi il paragone con loro: "Per me - ha spiegato Simeone - è ancora presto assimilarmi a dei giocatori che hanno fatto tanto. Sono una persona che chiede sempre di più a se stesso e mi alleno per raggiungere un giorno questi grandi giocatori".
Ragazzo umile e dalle buone maniere, Giovanni si arrabbia quando viene chiamato Cholito, vezzeggiato che lo accosta al papà Diego: "Fin da piccolo non è stato facile: tutti parlavano di me e dicevano che giocavo perché ero il figlio di Simeone. Ma non era così. Ero un ragazzo normale che voleva giocare, imparare ed arrivare in prima squadra. Non c'è assimilazione tra me e lui: io sono Giovanni, lui è mio papà".
Il giovane attaccante argentino rivela infine un curioso aneddoto legato al momento della sua firma con il Genoa, lo scorso agosto: "Volevo consultarmi con papà - racconta - ma non sono riuscito a chiamarlo perché lui era sull'aereo per l'Australia. Così ho sentito mia zia e mi ha detto che avrei dovuto decidere io in 10 minuti, perché non c'era nessuno con cui parlarne. E così ho firmato. Sono molto contento qui. Sono arrivato da tre mesi però mi sento come se fossi qua da anni".