Genoa, rosa dimezzata dalle nazionali. Ma per Juric non è un problema
Ritorno al lavoro questa mattina per il Genoa.
Dopo i due giorni di libertà concessi da mister Juric, i rossoblu sono tornati ad allenarsi oggi. Sede della seduta non è stato però il consueto centro sportivo di Pegli ma lo Sciorba Stadium di Molassana.
Agli ordini del tecnico croato mancavano ben dieci elementi, ossia i nazionali Biraschi, Gakpé, Izzo, Laxalt, Ninkovic, Pandev, Pavoletti, Perin, Rincon e Zima.
Praticamente Juric si è trovato a lavorare con appena quindici dei venticinque elementi facenti parte della rosa rossoblù, più il fuori lista Cissokho.
La situazione resterà ovviamente tale fino a metà della prossima settimana quando i primi elementi cominceranno alla spicciolata a lasciare i ritiri delle rispettive nazionali per far ritorno a Genova.
Una situazione non facile per lo staff tecnico del Grifo, costretto a lavoro praticamente con poco più di metà della rosa. Ivan Juric, tuttavia, non fa drammi e come suo solito ancora una volta va controcorrente: “A me non pesano le chiamate delle nazionali – ha dichiarato domenica al termine di Genoa-Udinese – so che molti colleghi se ne lamentano, ma io no. Io vedo invece che quando i miei ragazzi tornano dalle convocazioni sono più felici e concentrati di prima. Credo la chiamata della propria nazionale possa fare solo che bene ad un atleta”.
Assieme ai calciatori, ai margini del terreno di gioco, si è allenata anche la maratoneta Emma Quaglia. La fondista, tifosissima del Grifone, ha eseguito il proprio lavoro per conto proprio, fermandosi a fine seduta a parlare e scherzare con i ragazzi che ogni domenica incita dalla Nord.