Una famiglia nel pallone, papà e figli giocano nella stessa squadra: la storia
IN CAMPO - Un trio familiare con il marchio calcistico di fabbrica, che ha atteso con una certa ansia il giorno del debutto. "Abbiamo giocato da titolari la partita di Coppa Piemonte contro il Rivoli – dice il papà Pierluigi che fa il gommista -. Una giornata fantastica che non dimenticheremo facilmente, anche per via della buona prestazione che ci ha accomunati. Emanuele, terzino destro fluidificante, ha segnato un gol. Per Nicolò, mancino puro esterno di difesa, è stata una gara agrodolce perché dopo aver fatto un paio di assist decisivi si è infortunato ad un ginocchio. Tuttavia, è stato davvero fantastico duettare in campo, scambiarci il pallone, costruire azioni importanti. Una sensazione davvero piacevole".
DA COMPAGNO DI SQUADRA A PAPA' - Pierluigi Pio, oltre ad essere un papà premuroso, è anche un maestro dell’arte pedatoria. Dispensa consigli di natura tecnica e tattica a Emanuele e Nicolò, ma trova anche il momento giusto per qualche rilievo critico. "Sono una sorta di allenatore in campo, non solo per i miei figli e cerco sempre di spronare i ragazzi a dare il meglio, a non scoraggiarsi anche quando magari sbagliano una giocata. Con Emanuele e Nicolò, nel tornare a casa in macchina, parliamo molto dell’andamento della partita. In alcuni casi do loro delle indicazioni e dei suggerimenti, altre volte capita di commentare gli errori commessi, in modo da porre poi rimedio. In auto sono più un papà per Emanuele e Nicolò, in campo sono un esperto compagno di squadra per tutti quanti".
L'UNIONE - A Chianocco, paesino di 1.500 abitanti della città metropolitana di Torino, è nata la favola calcistica della famiglia Pio che tra l'altro fa il tifo per il Milan. Sul prato dei campi di periferia affiora lo spirito di coesione, come natura crea. Le parole all’unisono di Emanuele e Nicolò sono emblematiche: "Giocare insieme ha cementato ulteriormente il rapporto tra noi due e nostro padre. Mai come in questo caso, attraverso il calcio l’unione fa la forza anche a livello familiare".
Il futuro è dietro l’angolo, da costruire con quel’afflato umano che porta non solo i risultati ma anche entusiasmo, emozioni e gioia. "Speriamo di far bene con il Canocchio e di centrare la promozione in Prima categoria – conclude Pierluigi -. Il sogno di noi tre è difendere i colori di questa società anche nella prossima stagione. Io continuerò a giocare, Emanuele e Nicolò desiderano farlo ugualmente insieme al loro papà".