Serie bwin: nel Segno del Veneto e dei… mister difensori
Dimentichiamoci per un attimo della vittoria sul maestro Zeman con successive dimissioni di Giannini, una vera notizia in tempi di esoneri precoci e troppo spesso poco meditati, del black-out di Padova-Torino, lasciamo rifiatare per un attimo il Sassuolo che nell’ultimo periodo ha rallentato la sua bella corsa. Facciamo un grande applauso alla grinta dell’Ascoli e di Mister Silva che, nonostante la pesante penalizzazione, stanno lottando ad ogni gara, ma soprattutto concentriamoci sul momento di forma di 3 delle 4 formazioni venete. Verona, Padova e Vicenza sono tra le più in voga del momento e sembrano aver trovato la quadratura grazie alla mano di tre tecnici preparati e un tempo tutti e tre ex difensori. Un caso, una coincidenza, i risultati e il gioco dicono di no. Mandorlini ha sempre fatto bene dove ha avuto tempo di lavorare, vincendo un campionato in Romania e centrando tre promozioni con Spezia (C1), Atalanta (in Serie A) e Verona (B). Con Padova e Vicenza ha sfiorato la promozione in due frangenti e le 7 vittorie consecutive di quest’anno (8 se si considera il successo a Parma in Coppa Italia) ci fanno pensare che forse per lui è veramente l’ora del grande salto, magari con il Verona stesso. Il Verona è una squadra che difficilmente prende gol, gioca un calcio semplice ma concreto ed efficace imperniato sulla sicurezza di Rafael in mezzo ai pali, il dinamismo e le giocate di Hallfredsson in cabina di regia e la prolificità di attaccanti come Ferrari e Pichlmann. Dal Canto è alla prima vera esperienza, ma dopo aver sfiorato la A lo scorso anno subentrando in corsa a Calori e lanciando un giovane come El Shaarawy, si sta confermando all’altezza anche quest’anno.
Con Rupolo e Cacia davanti, una difesa ben registrata e l’esperienza di Italiano e Milanetto in mezzo al campo il Padova ha tutte le carte in regola per centrare la Serie A e sicuramente lotterà fino alla fine riuscendo a sfornare qualche nuovo talento. Non è da meno Mister Cagni a Vicenza. Ha preso la squadra nei bassifondi della graduatoria e in poche giornate l’ha fatta risalire di corsa. Nelle ultime giornate tre vittorie e due pareggi, Abbruscato e Paolucci a dettar legge in avanti, una retroguardia senza sbavature davanti al gioiellino Frison, un ottimo numero 1 già nel mirino dei grandi club. Poche mosse, tante idee per tre progetti diversi ma destinati ad un buon esito. E non dimentichiamoci del Cittadella che da anni esprime un buon calcio lanciando o rilanciando bomber come Gabbiadini, Meggiorini, Piovaccari e Ardemagni.