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    Serie B: Lucarelli come Beretta, sembra la Ternana di Zampagna. Cagliari, che follia lasciar andare Tramoni

    Serie B: Lucarelli come Beretta, sembra la Ternana di Zampagna. Cagliari, che follia lasciar andare Tramoni

    • Andrea Distaso
    Chiamatelo campionato folle. O, più semplicemente, chiamatela col suo nome: la Serie B si conferma torneo nel quale fare ogni tipo di pronostico rasenta l'impossibilità (ci sono 7 squadre racchiuse in appena 3 punti nelle posizioni di testa). E così, dopo una scalata fatta di 5 vittorie consecutive, la Ternana di Cristiano Lucarelli - secondo miglior attacco alle spalle solo della Reggina -  si ritrova sola davanti a tutte complice il primo scivolone stagionale del Bari. Ancora una volta di rimonta, come contro il Parma nel successo che ha dato il la al gran momento di forma delle Fere. Bisogna tornare al 2003, alla gestione di Mario Beretta, ai colpi di genio di Jimenez e ai gol a raffica del profeta in patria Riccardo Zampagna, per rivedere una Ternana capace di arrampicarsi così in alto.

    PROTAGONISTI PER CASO - Questa volta è il Benevento di Fabio Cannavaro (2 punti in 3 partite, la scossa tarda ad arrivare) a piegarsi nei minuti finali dopo aver dilapidato addirittura un doppio vantaggio e infranto un muro difensivo che teneva botta da tre partite di fila: la capacità di trovare la via del gol in tanti modi diversi e con tanti interpreti differenti continua ad essere il punto di forza della squadra di Lucarelli, che al "Vigorito" manda per la prima volta a bersaglio Sorensen, Di Tacchio e Pettinari che portano a quota 11 il numero dei marcatori stagionali. Protagonisti "per caso" in un pomeriggio che ha confermato una volta di più come, al di là della tecnica e della tattica, un campionato equilibrato e combattuto come la Serie B spesso venga domato da chi caratterialmente ha qualcosa in più. E che la forza del collettivo possa portare alla ribalta anche diversi insospettabili, dal Palumbo miglior assist-man del momento al redivivo Favilli.

    CHE COLPO TRAMONI - In attesa dello scontro salvezza di domani tra Perugia e Sudtirol, le cose belle e significative del sabato della cadetteria arrivano dal pirotecnico 3-3 tra Palermo e Pisa, che regala autentiche gemme come il destro da urlo del rosanero Elia ma anche e soprattutto il sinistro telecomandato all'incrocio di Idrissa Touré e l'impatto devastante dalla panchina di Matteo Tramoni, che propizia il 2-3 di Gliozzi e firma personalmente la rete del pari con un destro bellissimo che non dà scampo a Pigliacelli. A Brescia e Cagliari forse qualcuno si starà mangiando le mani per aver lasciato andare così in fretta un talento purissimo, mentre a Pisa il terzo risultato utile di fila del D'Angelo-bis è la conferma che la zona retrocessione non fa per i toscani. Occhio infine al ritorno nel mucchione del Parma di Pecchia: il 2-0 alla Reggina di Inzaghi può essere la scintilla che serviva per svoltare dopo troppi pareggi interlocutori e assurgere definitivamente al ruolo di candidatissima per la promozione in A.

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