Serie B, l'assist di Balata al Lecco: 'Serviva una proroga dalla FIGC, club idoneo dal punto di vista economico'
In attesa che la Covisoc scriva presumibilmente la parola fine il prossimo 30 giugno - analizzando la conformità di tutti i documenti presentati in sede di iscrizione al prossimo campionato - sembra tornare il sereno in casa Lecco. O almeno questa pare essere la corretta interpretazione delle parole rilasciate a La Gazzetta dello Sport dal presidente della Lega Serie B Mauro Balata sulla posizione del club lombardo, che ha ricevuto il necessario via libera all'utilizzo dello stadio "Euganeo" di Padova - in attesa che il "Ceppi-Rigamonti" di Lecco venga messo a norma - in leggero ritardo rispetto alla tassativa scadenza della mezzanotte del 20 giugno scorso.
SERVIVA UNA PROROGA - "Aspettiamo di acquisire tutta la documentazione presentata dal Lecco e che si esprimano gli organi federali che hanno la competenza per farlo. Le regole sono quelle, ma in questo caso va considerato un fatto: se i playoff di Serie C vengono fatti slittare di dieci giorni, probabilmente ci si sarebbe dovuti preoccupare delle società promosse come il Lecco, aiutandole nello sbrigare le pratiche per l’iscrizione o prorogando i termini della stessa", dice Balata aprendo dunque alle giustificazioni addotte proprio dalla società del patron Di Nunno. Che ha peraltro esibito, a conferma della propria buonafede, la PEC inviata alla FIGC per ottenere una leggera proroga rispetto ai termini previsti, senza ricevere alcun tipo di risposta. E Balata aggiunge: "Il Consiglio federale avrebbe potuto acquisire per tempo l’istanza di proroga. Il Lecco è perfettamente idoneo dal punto di vista economico. Serie B in sovrannumero? Sarebbe una soluzione ingiusta destinata a creare un’infinità di problemi".
Saranno giorni caldi e di grandissima attesa per un Lecco che manca all'appuntamento con la Serie B da qualcosa come 50 anni fa e che ritiene che debba essere fatto valere il verdetto sul campo, ossia la doppia vittoria sul Foggia nella finale play-off. Chi attende novità sul fronte federale in merito al destino della società lombarda sono Brescia e Perugia, retrocesse in Serie C al termine dell'ultimo campionato ma che sarebbero le prime squadre ripescate nel caso in cui fosse respinta la richiesta di iscrizione dello stesso Lecco e della Reggina, altro club che è riuscito a presentare in extremis la documentazione necessaria ma sulla quale gravano le incognite relative ad un assetto societario che potrebbe cambiare di nuovo ad un solo anno di distanza dall'avvento di Felice Saladini come patron.
SERVIVA UNA PROROGA - "Aspettiamo di acquisire tutta la documentazione presentata dal Lecco e che si esprimano gli organi federali che hanno la competenza per farlo. Le regole sono quelle, ma in questo caso va considerato un fatto: se i playoff di Serie C vengono fatti slittare di dieci giorni, probabilmente ci si sarebbe dovuti preoccupare delle società promosse come il Lecco, aiutandole nello sbrigare le pratiche per l’iscrizione o prorogando i termini della stessa", dice Balata aprendo dunque alle giustificazioni addotte proprio dalla società del patron Di Nunno. Che ha peraltro esibito, a conferma della propria buonafede, la PEC inviata alla FIGC per ottenere una leggera proroga rispetto ai termini previsti, senza ricevere alcun tipo di risposta. E Balata aggiunge: "Il Consiglio federale avrebbe potuto acquisire per tempo l’istanza di proroga. Il Lecco è perfettamente idoneo dal punto di vista economico. Serie B in sovrannumero? Sarebbe una soluzione ingiusta destinata a creare un’infinità di problemi".
Saranno giorni caldi e di grandissima attesa per un Lecco che manca all'appuntamento con la Serie B da qualcosa come 50 anni fa e che ritiene che debba essere fatto valere il verdetto sul campo, ossia la doppia vittoria sul Foggia nella finale play-off. Chi attende novità sul fronte federale in merito al destino della società lombarda sono Brescia e Perugia, retrocesse in Serie C al termine dell'ultimo campionato ma che sarebbero le prime squadre ripescate nel caso in cui fosse respinta la richiesta di iscrizione dello stesso Lecco e della Reggina, altro club che è riuscito a presentare in extremis la documentazione necessaria ma sulla quale gravano le incognite relative ad un assetto societario che potrebbe cambiare di nuovo ad un solo anno di distanza dall'avvento di Felice Saladini come patron.