Lecco, domani la prima risposta per la Serie B: il piano in caso di esclusione e tutti gli scenari
Che cosa ne sarà del Lecco? Una prima risposta alla domanda che da un paio di giorni sta tormentando il popolo bluceleste, fresco di festeggiamenti per la promozione in Serie B a cinquant'anni dall'ultima volta, dovrebbe arrivare già domani. È in programma alle 18.00 di venerdì 23 giugno l'Assemblea della Lega durante la quale, tra le altre cose, si definirà il futuro della squadra lombarda, al momento ancora esclusa dal campionato cadetto per un "vizio di forma"; la società, infatti, versata regolarmente la fidejussione da 800.000 euro, non ha presentato entro il termine perentorio della mezzanotte di martedì 20 giugno (di fatto 48 ore dopo la promozione centrata nella finalissima dei Playoff contro il Foggia) la documentazione relativa allo stadio scelto per disputare le partite casalinghe in attesa dei lavori di adeguamento del "Rigamonti-Ceppi", ovvero l'Euganeo di Padova (a 236 chilometri di distanza).
DOPPIA BEFFA? - Il motivo? Un "ritardo" da parte della Prefettura della città veneta, il cui "sì" definitivo sarebbe arrivato solo nella mattinata di ieri, sostanzialmente poche ore dopo la deadline. Il Lecco resta quindi convinto di aver agito al meglio delle proprie possibilità, ma in caso di "no" della Lega all'iscrizione avrebbe già pronto un piano B: il club, infatti, si sta muovendo con la propria squadra legale (di cui potrebbe far parte anche il noto avvocato napoletano Eduardo Chiacchio, già al lavoro nel 2015 su vicende della società) per preparare un ricorso per legittimo impedimento e merito sportivo, che sarebbe valutato entro il 7 luglio. La situazione, ovviamente, non ha precedenti in Italia. Tanto più perché il Lecco - e qui la beffa, dopo il danno - rischierebbe di non poter partecipare nemmeno alla prossima Serie C, non avendo fatto richiesta di iscrizione entro i termini fissati.
LE RIPESCATE - Al momento esclusa dalla cadetteria anche la Reggina, che a differenza dei blucelesti non ha ancora saldato la parte contributiva. A prendere il posto lasciato libero da una delle due squadre sarebbe eventualmente il Brescia di Massimo Cellino, con la graduatoria delle eventuali ripescate che vede al secondo posto il Perugia. Non si esclude, però, nemmeno un ampliamento del girone con 21 club, una situazione mai vista finora in Serie B.