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  • La 'strana' coppia Bonazzoli-Malgrati fa sognare il Lecco. E se la salvezza fosse l'obiettivo minimo?

    La 'strana' coppia Bonazzoli-Malgrati fa sognare il Lecco. E se la salvezza fosse l'obiettivo minimo?

    • Benedetta Panzeri
    Il Lecco lo ha fatto di nuovo. Non era bastato battere Pisa e Palermo alla matricola della Serie B, che ieri pomeriggio in casa ha conquistato tre punti di vitale importanza sconfiggendo nientedimeno che il Parma capolista, la corazzata costruita per la promozione diretta che finora era caduta solo in casa del Venezia e che una decina di giorni fa era stata capace di eliminare il Lecce dalla Coppa Italia. Anche per chi non è tifoso, quella della squadra bluceleste è indubbiamente una bellissima storia. Che parla innanzitutto di cuore, talento e resistenza, quella resistenza che è stata l'ingrediente fondamentale di un'estate vissuta tra carte bollate e ricorsi per difendere un risultato ottenuto con pieno merito sul campo e che poi è tornata nuovamente utile nel momento in cui è stato necessario sfoderare gli artigli per smentire gli scettici e dimostrare all'Italia intera che in Serie B il Lecco ci può stare eccome
    LA STRANA COPPIA - Un segnale, come dicevamo, era già arrivato dalla prima vittoria stagionale, quella contro il Pisa all'Arena Garibaldi dello scorso 24 ottobre: una vittoria sofferta, bramata a lungo dopo un inizio di stagione tutt'altro che facile, con un solo punto in sei giornate e il cambio di guida tecnica. A questo proposito, tutto si può dire eccetto che la piazza avesse accolto con favore la scelta, quantomeno inattesa, di affidare la panchina alla "strana coppia" formata da Emiliano Bonazzoli e Andrea Malgrati, con il primo nel ruolo di "tutor" del secondo privo del patentino UEFA Pro. Eppure i due - un allenatore quasi-esordiente e un ex capitano amatissimo dai tifosi - hanno impiegato ben poco tempo a trovare la giusta intesa: dopo la sconfitta al loro esordio contro l'Ascoli, infatti, il Lecco ha saputo inanellare una striscia quasi inimmaginabile di cinque risultati utili consecutivi, con le vittorie esterne pesantissime di Pisa e Palermo - quest'ultima davanti ai 27.000 tifosi dello stadio "Renzo Barbera" -, i due pareggi contro Reggiana e Spezia e appunto, a chiudere il cerchio prima della sosta, il successo casalingo contro il Parma.
    DAVIDE BATTE GOLIA - In un "Rigamonti-Ceppi" sold out come non lo si vedeva dalla finale dei Playoff di cinque mesi fa, ieri il Lecco ha saputo mettere in campo una prestazione di grande cuore ma anche di tanta qualità, trascinato da un maestoso Andrija Novakovich, un Nicolò Buso in crescita costante e un inesauribile Checco Lepore (leader vero a 38 anni e al primo posto in Serie B per numero di assist, già 5). Le Aquile l'hanno vinta grazie ai loro gol, ma anche all'intensità di un centrocampo che può contare su un ritrovato Artur Ionita, su un sempre più promettente Alessandro Sersanti (sì, quello della Juve) e su tanti giovani desiderosi di emergere, così come su una difesa che qualcuno aveva già bollato come "inadeguata" perché, se Luca Marrone è un nome noto, chi li conosceva al di fuori della Lega Pro Vedran Celjak e Alessandro Caporale? Il Lecco l'ha vinta con pieno merito, anche stavolta, portandola dalla propria parte con l'espulsione al 30' di Hernani (uno che invece conoscono tutti...) e sapendo poi soffrire con intelligenza nel secondo tempo, quando il Parma, pur in inferiorità numerica, l'ha riaperta con la forza dei propri cambi, quella che la squadra di casa ad oggi non ha. 
    E ORA? - 3-2 il risultato finale di un match al cardiopalma, che ha consegnato alla Serie B una certezza: il Lecco, lì, può starci, può dire tranquillamente la sua. E ora, come ha dichiarato Buso nel post partita, lo sanno tutti, perché la classifica rivela che i blucelesti, con 12 punti e l'attesissimo derby con il Como ancora da recuperare, sono al 16° posto davanti ad Ascoli, Spezia, Ternana e FeralpiSalò. E anche se sulle rive del lago non lo ammetteranno mai, o almeno non adesso, questa squadra può forse ambire anche a qualcosa di più di una salvezza tranquilla, anche perché il mercato di gennaio dovrebbe accorrere in aiuto alla società guidata da Paolo Leonardo Di Nunno che nei mesi scorsi, proprio per via delle note vicende giudiziarie, aveva potuto fare tutto fuorché condurre trattative a proprio piacimento. Qualche idea c'è già, qualcun'altra nascerà sicuramente. Ma intanto, ormai è certo, il Lecco ha spiccato il volo.

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